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Cronaca

FABRIANO Culle in “trasferta”, dopo il “Profili” le mamme vanno a Branca

Branca a “calamitare” le mamme fabrianesi

 

FABRIANO, 21 gennaio 2020 – Sono 151 i nati a Fabriano dopo la chiusura del punto nascita, avvenuta in via definitiva il 16 febbraio 2019. Diverse le strutture scelte dalle gestanti, alcune in regione, altre fuori.

I punti nascita scelti in regione sono stati Jesi, Ancona e Macerata, con la preferenza per l’ospedale di Jesi in cui ci sono state 30 nascite (leggi l’articolo), mentre per le altre due sono state rispettivamente 13 e 4.

Le città scelte invece fuori regioni, facenti parte tutte dell’Umbria, sono state Gubbio, Foligno e Perugia, in cui sono nati rispettivamente 85, 7 e 3 bambini; in un solo caso è stata scelta come città anche Roma.

Quanto indicato dai dati ricavati dall’ufficio anagrafe di Fabriano evidenzia che la maggioranza dei cittadini preferisce ancora la soluzione di Gubbio a quella di Jesi.

«A quelle della struttura di Gubbio si aggiungono le nascite avvenute a Foligno e a Perugia per un totale di quasi 100 nascite fuori regione che corrisponde a circa il 60% dei nuovi nati e residenti nel nostro comune» scrive il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli in un post pubblicato sui social venerdì scorso, riguardante la delicata questione della chiusura punto nascita e pediatria.

«Questi dati – conclude Santarelli – evidenziano l’assurdità per la quale in nome della tanto sbandierata sicurezza basata su freddi numeri sono state mandate delle mamme a partorire in un ospedale che fino alla chiusura del nostro punto nascita faceva meno parti del Profili».

Fabriano, servizi demografici

(redazione)

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