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Cronaca

FABRIANO Strada “trappola”, la denuncia del Comitato Indecente 76

La domanda, amara, del presidente del comitato: «Indovinate quale “lato” della “Quadrilatero” rimane da completare?»

FABRIANO, 24 novembre 2021 – Lavori ancora in corso, restringimenti e scambi di corsia ed inevitabilmente incidenti. L’ultimo nella giornata di ieri (leggi l’articolo) che ha visto lo schianto frontale tra una macchina ed un camion all’interno della galleria Sassi Rossi.

Due feriti, rallentamenti e code chilometriche: la Statale 76, oggi, è questa.

Ma per una 76 che ancora non vede la fine dei lavori (resta ancora irrisolta la questione dei fusti di cromo esavalente, leggi l’articolo) i nodi da sciogliere aumentano con la chiusura per lavori della Berbentina ed il completamento parziale della Pedemontana della Marche che giusto un paio di giorni fa ha celebrato i primi 8 chilometri aperti da Fabriano a Matelica.

«L’ennesimo, drammatico, incidente verificatosi ieri all’interno della galleria “Sassi Rossi”, ancora a doppio senso di marcia da mesi, nonostante la reiterata promessa della conclusione dei lavori, riporta all’attenzione del territorio una situazione ormai francamente intollerabile: quello dello stato dei lavori, fermi da settimane, nel tratto della “76” tra Fabriano e Serra San Quirico».

Osserva con preoccupazione l’avanzamento dei lavori lungo la statale 76 il presidente del comitato Indecente 76 Paolo Paladini, e ricorda ancora una volta l’urgenza che si nasconde dietro la necessaria conclusione dei lavori.

«Come Comitato – spiega Paolo Paladini – denunciamo da ormai da tre anni. Ci sono state assemblee pubbliche, incontri con i Sindaci del territorio, due servizi dedicati su “Striscia la notizia”, una “Carovana rallentata” a 40 all’ora seguita anche dalla Rai e una denuncia a tre Procure della Repubblica sulla mancata sicurezza del tratto in oggetto. Ma come volevasi dimostrare sono state completate prima la statale 77 da Foligno a Civitanova, poi la 76 nel tratto da Fossato a Perugia e quindi la “pedemontana” per Muccia, con l’inaugurazione in pompa magna del primo tratto fino a Matelica avvenuta pochi giorni fa. Indovinate quale “lato” della “Quadrilatero” rimane da completare? ».

«Ma sulla “Indecente” da Fabriano a Serra San Quirico e ritorno non c’è più la “ciccia” da spartire, evidentemente. Quelli sono lavori “residuali”, ormai. Di serie C – ironizza amaro Paladini – Come è considerato “residuale” e inconsistente il traffico da e per Sassoferrato, con i mezzi pesanti costretti a percorrere “tratturi” di epoca medievale, per raggiungere una delle aree industriali più importanti dell’entroterra».

«Tutte le strade del progetto “Quadrilatero” sono importanti, questo nessuno lo mette in discussione.

Quello che risulta, davvero, indecente, è il ritardo, ormai decennale, nel completare gli appena 12 km del tratto interessato dall’ennesimo incidente – accusa Paladini –  che collega la nostra città con l’area industriale di Jesi e il porto di Ancona. Al cui confronto, l’apertura del primo tratto della “pedemontana” fino a Muccia, ha un interesse “strategico”, economico e sociale pari a zero».

«Su sollecitazione di molti cittadini, nei prossimi giorni, il Comitato “Indecente 76” tornerà a riunirsi per valutare ulteriori iniziative – conclude Paladini – per denunciare una situazione che sta mettendo a rischio la sicurezza stradale e l’attività del distretto industriale fabrianese, già colpito da una crisi economico-occupazionale gravissima».

(s.s.)

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