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Cronaca

Il fatto Festival Stupor Mundi, Jesi ha rinunciato agli 80mila euro

Fondi utilizzati solo in minima parte, spiega Carlo Ciccioli, e rispediti indietro dalla Fondazione Carisj, il Sindaco ribadisce le interlocuzioni con Ancona, per Grassetti «vicenda gestita male dalla sinistra», e Catani: «Bisogna capire il perchè il finanziamento sia ritornato al mittente»

Jesi – La spiegazione del consigliere regionale e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, sul perché in fase di assestamento di bilancio il finanziamento della Regione Marche di 80 mila euro, relativo all’organizzazione del Festival Stupor Mundi, sia passato da Jesi ad Ancona, ha riacceso il dibattito in Consiglio comunale.

Come si ricorderà il finanziamento era stato assegnato alla Fondazione Carisj con la Legge di stabilità 2023 della Regione Marche (la finanziaria regionale), varata il 30 dicembre 2022, ma era stato poi dirottato con la deliberazione delle modifiche normative dell’assestamento di bilancio, varata il 25 ottobre scorso, verso il Comune di Ancona.

Il coordinatore provinciale e consigliere regionale di FdI, Carlo Ciccioli

Ciccioli ha spiegato che 70 degli 80 mila euro (il bando per l’organizzazione è stato assegnato all’Associazione Sulvic di Ancona per € 70.041,47) previsti nella finanziaria regionale per la Fondazione Carisj, sono stati dati al Comune amministrato da Daniele Silvetti perché la Fondazione jesina ne ha spesi solo 10mila. Un po’ come dire: chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

Palazzo Bisaccioni
Palazzo Bisaccioni, sede della Fondazione Carisj

Ha comunque tranquillizzato, ma non troppo, sulle buone intenzioni della sua Proposta di Legge con finanziamento per 100.000 euro per 2 anni al fine di valorizzare la figura dell’Imperatore venuto alla luce a Jesi nel 1194.

«Ricordo – ha dichiarato il coordinatore provinciale di FdI -, che l’anno prossimo ricorrono gli 830 anni dalla nascita dell’Imperatore, e con la nuova legge potranno essere fatti eventi a Jesi, ma anche in altre località marchigiane».

Ieri mattina, nel question time del Consiglio jesino si è espresso nuovamente anche il Sindaco.

«Se da questa vicenda, gestita male – ha ribadito Lorenzo Fiordelmondo -, c’è stato un aspetto positivo, è stato quello di ridestare un sentimento di appartenenza e promozione molto importante e ringrazio tutte le figure che si sono prodigate per dare una prima risposta».

«Tra questi c’è anche l’Amministrazione comunale, che ha avviato una interlocuzione col Sindaco di Ancona, dal quale ho avuto un messaggio anche oggi. Anche loro sono impegnati con una fase di urgenze amministrative, al termine delle quali ci siederemo insieme agli assessori alla cultura per capire come poter interagire facendo in modo che ci sia una sinergia sulla valorizzazione di Federico II».

Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo durante il Consiglio comunale

Il Sindaco ha poi reso noto che il Comune di Jesi è appena stato invitato, per il 19 dicembre, dal Comune di Monselice, in Veneto, a una conferenza stampa per dare spinta alla figura di Federico II. Tutto ciò insieme ai Comuni di Palermo e Altamura, alla Fondazione Federico II Hohenstaufen, all’Officina degli studi medioevali di Palermo e al Gruppo storico normanno-saraceno.

L’intervento in Consiglio comunale di Antonio Grassetti, FdI

«Concordo sul fatto che quella di Federico II sia stata una vicenda gestita molto male – ha convenuto il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Antonio Grassetti – ma dall’Amministrazione comunale e anche dalle varie associazioni che si dovrebbero occupare della questione. Perchè si apprende che i finanziamenti sarebbero stati offerti, ma rifiutati dalla Fondazione».

Grassetti, come fatto la settimana scorsa dalla righe del nostro giornale, si è poi detto non sorpreso, perché durante le sue precedenti esperienze all’opposizione nel Consiglio comunale, la maggioranza di sinistra avrebbe sempre snobbato le iniziative per dare risalto all’illustre concittadino.

«Per quanto riguarda Fratelli d’Italia – ha concluso Grassetti -, e per quanto potremo, faremo la nostra parte, ma ormai c’è una montagna da scalare».

Immancabile anche la presa di posizione del consigliere di Patto x Jesi, Giancarlo Catani, che più di ogni altro si è speso dagli scranni di Piazza Indipendenza per chiedere chiarezza e maggiore impegno da parte della Giunta sulla questione.

«Le notizie apparse sulla stampa – ha osservato – confermerebbero che la nostra città non abbia saputo far valere le proprie ragioni. Tuttavia, la vicenda nasconde ancora zone poco chiare, perché pensare che siano stati offerti 80mila euro e qualcuno abbia risposto “grazie, ma non ci servono” mi sembra una scelta sbagliata. Quindi, un chiarimento va fatto».

L’avvocato Giancarlo Catani, consigliere di Patto x Jesi

Catani ha poi espresso nuovamente la necessità di aprire nuovi canali per valorizzare questa figura di rilievo mondiale di cui Jesi può vantare i natali, accogliendo positivamente iniziative come quella di Monselice annunciata poco prima dal sindaco Fiordelmondo.

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