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Cronaca

JESI Amazon all’Interporto, il colosso dell’e-commerce alle porte della città

L’impero di Jeff Bezos non convince proprio tutti: opportunità di lavoro ma a che prezzo? Ecologisti e sindacati si interrogano

JESI, 16 agosto 2020 – Parte dell’impero dell’uomo più ricco del mondo, Jeff Bezos, sta per sbarcare alle porte della città.

Amazon, il colosso dell’e-commerce, avrebbe individuato la zona dell’Interporto per un centro logistico. L’area completata, strategica dal punto di vista degli scambi su strada, su rotaia e a poca distanza dall’aeroporto, dovrebbe vedere la luce nel 2021.

computer pc videoconferneza«La prossima apertura di un grande centro logistico di Amazon a Jesi è davvero un’ottima notizia – commenta l’ex presidente del Consiglio regionale delle Marche, Antonio Mastrovincenzo -. Servirà l’area del centro Italia e soprattutto permetterà 900 nuove assunzioni. Mi auguro che la società sappia valorizzare i tanti giovani marchigiani in cerca di occupazione e possa prendere in considerazione coloro che in questi ultimi mesi hanno perso il posto di lavoro nel nostro territorio come i lavoratori del deposito Auchan di Osimo».

Il “modello Amazon” non convince proprio tutti: lo scorso marzo a Castel San Giovanni, provincia di Piacenza, i lavoratori hanno ottenuto la mascherina dopo undici giorni di sciopero mentre proprio il nord del Paese era piegato dal virus covid-19.

Ciò mentre, nel corso del lockdown, il colosso ha aumentato i ricavi del 26% rispetto all’anno prima. A L’Espresso, articolo di Federica Bianchi, la segretaria generale della Cgil, Tania Sacchetti definisce Amazon «il futuro con il volto del passato. I lavoratori sono ingranaggi della macchina» riferendosi al modello del colosso del commercio digitale: aprire in aree depresse ma collegate a infrastrutture viarie, dove scarseggiano le opportunità di lavoro, ed esercitando una grande pressione sui lavoratori.

In guerra con i sindacati, Amazon è contestato anche dagli ecologisti e dai piccoli commercianti: in Francia l’apertura di un nuovo magazzino gigante, vicino Avignone, ha trovato l’opposizione della ong ambientalista Gli amici della Terra e di una Confederazione di piccoli commercianti.

Dal canto suo la società ha annunciato di voler ridurre le emissioni entro il 2040 e utilizzare esclusivamente veicoli elettrici.

(e.d.)

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