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Cronaca

JESI Bacci nel “mirino” come sottosegretario alla Presidenza della Regione

Per l’incarico al Sindaco occorre una modifica allo statuto regionale e poi ci sono le questioni jesine: Amazon, Corso Matteotti, spostamento fontana

JESI, 16 ottobre 2020 – È quella del sindaco Massimo Bacci, classe 1960, la figura che sarebbe stata scelta per ricoprire l’incarico di sottosegretario alla presidenza della Regione Marche.

Il sindaco Massimo Bacci

A seguito di una modifica dello Statuto sarà istituito questo ruolo, modifica annunciata dallo stesso presidente Francesco Acquaroli in occasione della presentazione della Giunta regionale. Non si preannunciano, comunque, tempi brevi: se ne riparlerà ad anno nuovo.

Innanzitutto perché per mettere mano allo Statuto occorre qualche tempo e, poi, bisognerà che tutti i tasselli amministrativi ancora in piedi, per quanto concerne il primo cittadino di Jesi, vadano al loro posto senza incidenti di percorso.

Vale a dire i tanto discussi lavori lungo Corso Matteotti, partiti dalle vie laterali, lo spostamento o meno della fontana da Piazza Federico II a Piazza della Repubblica – che concederebbe altri fondi per intervenire nel salotto buono della città, visto che i 2 milioni del lascito Morosetti bastano e avanzano per tale operazione – che se avvenisse avrebbe sancito un bel record: quello del Sindaco che ha messo mano alle 4 piazze cittadine più importanti, ritrasformandole tutte. E, finalmente, l’abbattimento del vecchio ospedale di Viale della Vittoria, con appalto assegnato.

Tra l’altro, ultimo ma non ultimo, il progetto in fieri del colosso dell’e-commerce Amazon nella zona dell’interporto dove entro il 2022 – anno di scadenza del secondo mandato per lui – dovrebbe vedere la luce un mega centro logistico. [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”266703″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

Insomma, questioni non da poco anche se Massimo Bacci da noi richiesto sul tema in occasione della presentazione, stamattina, del dittico che inaugura la Stagione Lirica al Pergolesi ha glissato con eleganza: «Sono e rimango il Sindaco di Jesi, certo di candidature me ne sono state appioppate diverse…», le sue uniche parole. Stesso atteggiamento prudente e pratico, di non esposozione, di quando lo si voleva, infatti, prima candidato governatore, quindi assessore regionale. Ma visti i musi lunghi per una rappresentanza quasi nulla della Provincia di Ancona nel nuovo esecutivo, ecco che la sua presenza potrebbe mettere a tacere gli insoddisfatti: industriali in primis che, pure, avevano sostenuto la sua candidatura a presidente, come si ricorderà.

Lui, da  esperto e molto apprezzato commercialista, sa bene che i numeri, in fondo, sono la grammatica di Dio e, per questo, le decisioni si prendono solo quando i conti tornano. E lo ha dimostrato amministrando la sua città.

Dal punto di vista tecnico bisognerà vedere come verrà formulato l’intervento sullo Statuto da modificare, se preveda, cioè, incompatibilità o meno tra i due ruoli. Per garantire la continuità della Giunta jesina, il Sindaco o decade o passa a miglior vita: allora subentra il vice con tutto il resto. Altrimenti, in caso di dimissioni, arriva il commissario.

I compiti del sottosegretario saranno quelli di sostenere l’azione del presidente e della Giunta. Una persona esterna dunque, non un eletto, proveniente dalla provincia di Ancona e che andrebbe così a “coprire” questa parte importante del territorio rimasta fuori dalla ripartizione di deleghe e incarichi.

Massimo Bacci potrebbe passare la mano, quindi, dopo aver efficientato questi passaggi importanti sui quali intende stare tranquillo prima di cimentarsi nel nuovo incarico.

Che sicuramente non gli lascerebbe il tempo necessario per dedicarsi in prima persona alla città.

(p.n. – e.d.)

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