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Cronaca

JESI Crognaletti: «Riqualificare Porta Valle per trasporto e turismo»

Il neo presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Marche Nord di Ancona: «Dubbi sul capolinea alla stazione ma aspettiamo il progetto»

JESI, 1 novembre 2020 – «Contento che si sia costituita una nuova squadra volta a portare avanti i progetti confindustriali».

Daniele Crognaletti commenta con soddisfazione, e la promessa di impegnarsi al massimo, la sua elezione alla guida dei Giovani Imprenditori di Confindustria Marche Nord Territoriale di Ancona.

«Insieme a Chiara Filippetti e a tanti altri giovani abbiamo costituito un gruppo coeso: in questo momento lavoreremo in smart, in tanti hanno partecipato ai precedenti incontri e questo è un segnale positivo», prosegue l’imprenditore jesino, che diventerà padre tra una manciata di giorni.

Daniele Crognaletti

Relativamente alle modalità trasporto pubblico scolastico, in particolare all’ipotesi di spostare il capolinea degli autobus urbani e extraurbani da Porta Valle alla stazione ferroviaria, nel Consiglio comunale di giovedì scorso l’assessora Cinzia Napolitano ha spiegato come Rfi abbia intenzione di ristrutturare la stazione di viale Trieste e ha presentato un progetto che è in corso di valutazione.

«L’idea – ha detto l’assessora – è quindi quella di convogliare il capolinea degli autobus nel piazzale antistante la stazione nel momento in cui Rfi sistemerà il sottopasso».

Crognaletti spiega: «Reputo Porta Valle un park scambiatore ottimo che potrebbe essere riqualificato a basso costo andando a diventare un’eccellenza. Logisticamente è molto comodo per il trasporto e anche in un’ottica turistica perché da qui sono vicini sia la stazione che il centro città, due aspetti importanti da prendere in considerazione. Chi conosce il settore del turismo sa che si ridurrebbero i tempi degli spostamenti, consentendo agli stessi turisti di trascorrere più ore in città. Si pensi alle Grotte di Frasassi e all’area sottostante dedicata alla sosta».

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«Non conosco bene la superficie dell’area indicata – aggiunge – ma sono dubbioso perché se dovessimo togliere gli autobus da 18 metri significherebbe sostituirli con due mezzi, andando ad aumetare i costi. Credo che le esigenze di Rfi e quelle dei trasporti su ruota possano andarsi incontro in modo da soddifare l’azienda ma anche le persone che viaggiano, così da incentivare l’uso dei mezzi pubblici e limitare quelli privati riducendo l’inquinamento».

Attualmente la capienza degli autobus è stata ribassata al 60%, dall’80% iniziale, per evitare assembramenti, come vi state muovendo?

«Diminuendo il numero dei ragazzi nelle scuole, e quindi con la didattica a distanza, non dovremmo avere problemi ma, qualora se ne verificassero, noi come azienda possiamo ancora aumentare i mezzi su strada. Ovviamente non siamo tutti nella stessa situazione. Personalmente spero di poter tornare al più presto alla normalità, per ora la sicurezza viene prima di tutto per questo condivido l’ordinanza regionale».

Eleonora Dottori

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