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ARCEVIA Stagione di Prosa, inaugura Valerio Aprea

Direzione artistica e organizzativa dell’Atgtp, in collaborazione con Amat, Regione Marche e Consorzio Marche Spettacolo

ARCEVIA, 18 ottobre 2021 – Si apre il sipario sulla stagione teatrale 2021 del Teatro Misa di Arcevia, con un cartellone di tre spettacoli ispirati dallo slogan Fame di teatro e dalla gioia di riaprire le porte al pubblico e agli artisti con il 100% delle presenze in sala. Il cartellone riprenderà poi a gennaio, e fino ad aprile, con altri eventi e spettacoli.

La proposta del Comune di Arcevia è firmata nella direzione artistica ed organizzativa dell’Atgtp associazione Teatro Giovani Teatro Pirata, in collaborazione con Amat, Associazione marchigiana attività teatrali, e con il sostegno di “Alte Marche Creative-Cuore accogliente dell’Appennino” bando Por Marche Fesr 2014/2020 – Asse3, Ministero della Cultura, Regione Marche e Cms, Consorzio Marche Spettacolo.

«Si torna a teatro!», il commento entusuasta del sindaco di Arcevia, Dario Perticaroli.

Dario Perticaroli sindaco di Arcevia

«Teatro è socialità e incontro tra cittadini», sottolinea Fabrizio Giuliani, presidente Atgtp.

«La creatività in questi anni non si è mai fermata ma la vera partenza è adesso: il sodalizio con Atgtp è fondamentale adesso perché riusciamo a dare un’offerta maggiore nei territori», ha spiegato Daniele Sepe per Amat.

«Ieri abbiamo aperto la stagione di Teatro ragazzi ad Arcevia con il pieno di pubblico: nostro obiettivo è far tornare la gente in sala. Questa stagione non a caso si chiama “Fame di Teatro», ha aggiunto il direttore artistico Simone Guerro.

Daniele Sepe

Inaugura il programma, sabato 23 ottobre alle ore 21, Valerio Aprea con Gola ed altri brevi pezzi, un assolo spietato e al contempo esilarante, che fotografa un paese in balìa di una fame atavica, votato inesorabilmente al raggiro, alla menzogna, al disperato inseguimento di un lusso sfrenato e delirante.

Lo spettacolo fa incontrare la scrittura di Mattia Torre con le musiche di Giuliano Taviani e Carmelo Travia composte per il film “Figli. I tre monologhi di Torre scelti – “Colpa di un altro”, “Yes i can” e “Gola”, oltre a uno stralcio di “In mezzo al mare” – provengono dall’omonima raccolta, pubblicata nel 2012 da Dalai editore, poi ampliata nel 2019 per Mondadori.

Valerio Aprea

Valerio Aprea e Mattia Torre lavorano insieme da diversi anni. A partire dal primo monologo “In mezzo al mare” del 2003, passando per l’esperienza televisiva di “Buttafuori” (Rai3, 2006) e “Parla con me” (Rai3, 2007), a quella delle tre stagioni di “Boris” (2007-2010) confluite poi nel film omonimo (2011) e la serie “Dov’è Mario” (Sky 2016) e infine “Figli” il film postumo diretto da Giuseppe Bonito, migliore sceneggiatura originale ai David di Donatello 2021. In teatro, insieme a Valerio Mastandrea, hanno debuttato con “Qui e ora” (2013).

“La storia di Taborre e Maddalena”

Domenica 14 novembre ore 21, appuntamento ancora con il teatro d’autore nello spettacolo La storia di Taborre e Maddalena” di Enrico Messina, uno dei più grandi cantastorie italiani, in scena con il musicista e compositore Mirko Lodedo, autore delle musiche eseguite dal vivo con la fisarmonica e oggetti da tavola. La produzione, di Armamaxa Teatro, Casarmonica e Teatri Abitati – Residenza Teatrale di Ceglie Messapica, è costruita intorno al “narrar mangiando”, e narra la storia di due giovani, Taborre e Maddalena, che la sorte ha destinato a vite diverse. Fuggono per difendere il loro amore e trovano rifugio in una radura del Gargano, presso la casa di un vecchio pastore, costruita intorno a un albero di pere. Nell’incontro silenzioso dei tre, l’uomo offre ai ragazzi il frutto di semi coltivati per tutta la vita e a sua volta racconta moltiplicando l’intreccio. Stavolta è la storia di un re, di un’epoca lontana, dei suoi tre figli e del giardino. Al centro: un albero di pere…

“Ubu Re Ubu chi?”

Sabato 4 dicembre ore 21, si chiude la prima parte della Stagione teatrale del Teatro Misa con Ubu Re Ubu chi? da “Ubu Roi” di Alfred Jarry, drammaturgia e regia Simone Martini e con l’interpretazione di Daniele Bonaiuti, Simone Martini, Alessio Martinoli, per una produzione KanterStrasse con il sostegno di Regione Toscana. Uno spettacolo adatto anche ai ragazzi, che attraverso i meccanismi comici della farsa e del grottesco ripercorre le vicende narrate nell’Ubu Re di Alfred Jarry, scrittore, poeta e drammaturgo francese inventore della Patafisica, rileggendolo con un lessico che richiama volutamente quello de “I Picari” di Mario Monicelli. “Ubu Re Ubi chi?” parla di politica, di colpi di stato e di guerre, di salite e veloci discese, parla di noi e a noi. Un testo sempre attuale, sul potere, la ricchezza e l’ingordigia che porta a consumare e a consumarsi sempre troppo velocemente.

Gli spettacoli si svolgeranno nel rispetto delle normative vigenti in termini di distanziamento e misure di sicurezza. Green pass obbligatorio. Biglietti su Vivatiket, al Teatro di Arcevia e in via Mazzoleni 6/a di Jesi (sede Atgtp): promozione due biglietti, il terzo omaggio. Platea e palchi centrali intero € 15 | ridotto * €12 Palchi laterali intero € 12 | ridotto* € 10.00 *riduzione valida per under 25, over 65 e convenzionati vari.

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