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FABRIANO ARTECONI A CONFRONTO CON DI MAIO SUI PROBLEMI DELLA CITTÀ

Il Comune di Fabriano

30 minuti di confronto

Vinicio Arteconi consigliere comunale di Associazione Fabriano Progressista

FABRIANO, 4 agosto 2018 – 30 minuti di dialogo per evidenziare tutte le criticità della città della carta e l’impegno nel seguire con grande attenzione il “dossier Fabriano”.

Si è svolto intorno le 12.30, dopo il taglio del nastro della Don Petruio ed un confronto tra vicepremier e maggioranza pentastellata, il faccia a faccia tra Vinicio Arteconi e Luigi Di Maio.

“Avevamo chiesto un incontro alla segreteria di Luigi Di Maio per dialogare sui problemi della città, ma non ci era stato concesso – ricorda il Consigliere di Associazione Fabriano Progressista – ma non mi sono dato per vinto ed ho cercato e trovato il modo di parlare a nome delle minoranze in consiglio comunale dei problemi della città”.

Dopo l’inaugurazione il Consigliere ha infatti cercato di trovare un modo per dialogare con Di Maio, trovando la soluzione in un possibile incontro tra pentastellati all’interno della sede comunale.

Raggiunta piazza 26 settembre 1997, il Consigliere ha raggiunto poi l’ingresso dell’ufficio del primo cittadino qualificandosi come “consigliere di minoranza” nei confronti dell’entourage del Vicepremier. Dopo aver ricordato le criticità fabrianesi (lavoro, ricostruzione post terremoto, sanità e viabilià), la Segretaria di Di Maio ha cercato di capire se l’incontro richiesto dal Consigliere potesse andare in scena. Risposta positiva, a patto di attendere la fine dell’incontro tra Vicepremier e maggioranza pentastellata.

Il faccia a faccia con Di Maio

Dopo aver atteso la fine del “vertice di maggioranza”, ecco l’ingresso di Arteconi nell’ufficio del Sindaco ed il confronto di 30 minuti circa anche alla presenza del Primo Cittadino.

“Ho illustrando tutte le emergenze che richiedono un’azione governativa determinata  – ha ricordato Arteconi –  isolamento viario e industriale, sanità montana, lavoro e disagio sociale. In particolare, ho ribadito con forza che l’avvio dell’area di crisi Terni-Narni ha di fatto reso non competitiva per gli investitori esterni l’area industriale e quindi le competenze professionali di Fabriano, suggerendo a Di Maio di studiare un percorso di finanziamenti condiviso con Terni. Di Maio ha assicurato di conoscere queste problematiche, e seguire con grande attenzione il dossier Fabriano, comunicando che i suoi uffici saranno disponibili ad offrire aggiornamenti, anche a noi gruppi dell’opposizione”.

Al vicepremier è stato consegnato dal Consigliere il documento unitario sul lavoro mesi fa votato all’unanimità dal consiglio comunale.

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