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Cerreto d'Esi

FABRIANO Sanità dei territori montani, Ceriscioli assente al consiglio comunale

Sala grande del palazzo del podestà gremita

 

FABRIANO, 13 gennaio 2020 – Un consiglio comunale ad altissima tensione quello che dalle 17 di oggi è andato in scena all’interno della sala grande del palazzo del Podestà.

Sanità dei territori montani e piano sanitario regionale: il cuore della discussione

Un tema sul quale si dibatte da tempo, alla luce della situazione del nosocomio “Profili” ( e non solo) e dell’Area Vasta 2 che proprio di recente ha visto il voto del consiglio regionale dirottare l’ospedale di Cingoli nell’Area Vasta di Macerata.

Già nel settembre 2018 (come ha ricordato durante la discussione il consigliere di Fabriano Progressista Andrea Giombi) anche la proposta di una rimodulazione delle aree vaste, con l’ipotesi dell’istituzione di una “area vasta montana”.

Legata a questa ipotesi anche l’emendamento presentato dai consiglieri regionali Giancarli e Volpini, poi modificato (come ha spiegato la Terzoni) “Con la necessità di un percorso di valutazione per le aree interne”, non più come aree montane. Modifica accolta con più di un dubbio dalla Terzoni che ha così commentato: «Si era proposto di verificare la possibilità di una area vasta montana, e questo emendamento modificato parla di aree interne, ma queste aree non hanno niente a che vedere con le aree montane. Zone circoscritte che però non prevedono presidi ospedalieri. Una modifica fatta o con ignoranza oppure fatta di proposito».

Recentemente molte sono state le prese di posizione per ricordare le criticità dell’ospedale “Profili” (Associazione Fabriano Progressista e gli attivisti del Laboratorio Sociale Fabbri), così come sono arrivate anche prese di posizione da parte del sindaco Santarelli (leggi l’articolo), che ha ricordato tramite social network le difficoltà di ortopedia e cardiologia.

Servizi – come quello legato al punto nascita – che vedono però la crescita dei “numeri” dei nuovi nati al “Carlo Urbani” di Jesi (leggi l’articolo), diretta conseguenza anche della chiusura del reparto fabrianese.

Ceriscioli assente

Nonostante l’invito  – esteso anche tutti i consiglieri regionali ed al presidente della Giunta Marche – assente il Presidente (con delega alla sanità ) della regione Luca Ceriscioli. Assenza che non è arrivata inattesa tra i molti fabrianesi presenti. Assenti anche i vertici ASUR, direttore di Area Vasta 2 Guidi compreso.

Piccola “contestazione” da parte Associazione Fabriano Progressista, che ha stigmatizzato l’assenza del presidente facendolo però “comparire” in fotografia con una gigantografia posizionata nelle immediate vicinanze dei banchi inizialmente pensati per i rappresentanti regionali (e poi occupati da altri rappresentanti politici del territorio montano).

Unica a mandare una mail la capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Elena Leonardi, che si è dichiarata disposta ad ascoltare e portare all’interno del parlamentino regionale le istanze del territorio montano.

«Ho ricevuto una mail da Elena Leonardi, capogruppo di Fratelli d’Italia», così la presidente del consiglio comunale Tobaldi, per un testo che ha messo in evidenza la disponibilità di “Farsi carico delle istanze in arrivo dal consiglio comunale”. Dure le parole della Leonardi nei confronti delle scelte del piano sanitario regionale: «Va a colpire zone martoriate da crisi economica e sisma».

Presenti, compatti però i sindaci del territori: Sassoferrato, Genga, Matelica, San Severino Marche, Esanatoglia e Camerino per un rosario sgranato di criticità e problematiche legate alla sanità, con all’orizzonte il timore della privatizzazione.

Tensione e frizioni

Momenti di tensione tra il senatore Romagnoli ed il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, con quest’ultimo che ha contestato le parole del senatore uscendo dalla sala, per poi rientrare dopo la mediazione con la deputata pentastallata Terzoni.

Tensione che si è allargata anche tra i presenti, con una breve sospensione della diretta streaming di circa 10 minuti.

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Da sinistra: Il sindaco di Camerino, quello di Matelica e la parlamentare pentastellata Terzoni

Forte il richiamo all’unità da parte di tutti i sindaci, partendo dalla necessità di un dialogo comune anche attraverso gli “stati generali dell’entroterra”.

Condivisione, ascolto della voce del territorio montano e conseguentemente comprensione delle scelte.  Queste le richieste dei Sindaci, senza dimenticare le tante zone colpite dai terremoti del 2016 e da una crisi lavorativa che ha portato anche ad una lenta (ed inesorabile) perdita di residenti.

Decise le parole dei primi cittadini per reclamare la possibilità di essere ascoltati sottolineando la necessità di un territorio che deve essere difeso oltre i campanili.

Un documento da consegnare alla Regione

Sarà spedito dalla presidente del consiglio comuanale Tobaldi un testo condiviso dai consiglieri di Fabriano nella capigruppo per chiedere attenzione e rispetto della sanità montana con l’analisi di tutte le criticità e tutte le posizioni e espresse dai presenti al consiglio comunale in maniera tale da poter “pesare” in sede di discussione di piano sanitario regionale.

(s.s.)

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