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Cronaca

JESI 25 aprile, il muro della fucilazione: recupero in mano ai giovani

25 aprile liberazione, iniziativa a jesi

Vittorio Massaccesi: «Occorre fare in modo che quei fori di proiettili che uccisero due partigiani siano conservati così come sono»

JESI, 25 aprile 2021 – Dopo la cerimonia di questa mattina in Piazza Indipendenza, sono continuate le celebrazioni per la festa della Liberazione. L’incontro di questo pomeriggio presso il muro di via delle Orfane, dove furono fucilati i due partigiani Armando Magnani e Primo Panti, è stato voluto da Vittorio Massaccesi per richiamare l’attenzione sulla salvaguardia di quella sede.

25 aprile liberazione, iniziativa a jesi

«Occorre fare in modo che quei fori di proiettili siano conservati così come sono – ha sottolineato l’ex sindaco Massaccesi – . Allo stesso modo è importante la riqualificazione del muraglione nella sua interezza. Con la pioggia, il sole, la neve potrebbe cadere e così la storia di un martirio in tempo di guerra. Con poco si può prevenire, come? ad esempio, con una copertura di vetro, provvista di cornice, due metri per due, in modo che si mantenga a qualche centimetro di distanza. È un recupero necessario. Serve un’ordine del giorno, un’interrogazione, per conoscere se ed entro quando è possibile provvedere al risanamento»

Presenti all’iniziativa anche Agnese Santarelli, consigliera di Jesi in Comune e i consiglieri comunali del Pd Andrea Binci, Emanuela Marguccio, e Lorenzo Fiordelmondo.

«Ringrazio Vittorio Massaccesi – ha detto Andrea Binci – per l’iniziativa di questo pomeriggio. Il 25 aprile è la festa della Liberazione, in una città che oggi ha visto le celebrazioni ridotte all’osso. Per noi come partito è molto importante ricordare questa festa e quello che rappresenta».

«La mozione che abbiamo portato un po’ di tempo fa – ricorda Lorenzo Fiordelmondo – e che è stata approvata dall’interno Consiglio comunale aveva l’intenzione di tornare in questo luogo che reca le tracce di una storia, quella della città. Non l’abbiamo pensata solamente come uno strumento per rimettere a posto qualcosa che si stava deteriorando ma anche come una consegna materiale. Prevede che la rimessa in sesto sia attivata dai ragazzi del Liceo Artistico. Questi passaggi ci sono stati, due ragazzi in particolare Felix e Margherita, hanno già redatto un progetto, io sono stato qui con loro e con il professor Massimo Ippoliti che ringrazio per la sua disponibilità.

È tutto pronto nelle mani dei più giovani. Credo che questo sia un passaggio che dobbiamo attrezzarci a fare perché è importante che loro diventino i custodi della storia e che inizino a raccontarla con i loro strumenti a disposizione. Adesso aspettiamo che il Comune faccia la sua parte».

emanuela marguccio
Emanuela Marguccio

«Ringrazio Vittorio Massaccesi – ha commentato la dem Emanuela Marguccio, vice presidente del Consiglio comunale – per aver puntato i riflettori su una questione che nel 2019 era stata portata in Consiglio comunale ma sembra che l’Amministrazione sia troppo impegnata col salotto buono della città, con delle opere che non piacciono a nessuno e si dimentichi di questi luoghi senza fare nulla».

(c.c.)

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