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Cronaca

Jesi New BaskIn, gli Angeli del basket scendono in campo

Al Circolo Cittadino la presentazione dei 31 atleti della nuova Asd jesina e del progetto #Iocisono per sostenitori, nel team giocatrici e giocatori di tutte le età, normodotati e con disabilità

di Tiziana Fenucci

Jesi, 27 novembre 2022 L’integrazione e l’uguaglianza di genere attraverso lo sport sono possibili, ce lo dimostrano i ragazzi della New BaskIn di Jesi, un team composto da 31 atleti tra ragazze e ragazzi, donne e uomini, normodotati e disabili, nato ad ottobre del 2021, dall’idea creativa dei vecchiacci del New Basket Jesi, capitanati dal suo fondatore Luca Allegrini.

Gli Angeli del basket jesino si sono presentati, venerdì, nel corso di una serata inaugurale al Circolo Cittadino, a cui hanno partecipato le famiglie dei giocatori, i membri della società, i main sponsor Csg Faciliy, Edilscavi e il Lions Club di Jesi, insieme ad altri imprenditori sostenitori del team.

Il presidente New BaskIn, Paolo Delfino

«Un progetto che fa bene – ha detto il presidente del New BaskIn, Paolo Delfinoquando entriamo in palestra insieme ai ragazzi lasciamo fuori tutte le preoccupazioni e i problemi della giornata. Ci divertiamo».

Giocare insieme si può ed è un progetto realizzabile grazie alla nuova attività sportiva del baskIn. Un gioco ispirato al basket ma con regole innovative e dinamiche che lo rendono accessibile a soggetti di tutte le età, di vari livelli di esperienza e anche ai giocatori con disabilità. E’ un gioco che accoglie le differenze per farne una ricchezza e permette ai partecipanti con abilità diverse di giocare nella stessa squadra.

Luca Allegrini

«Tra le 10 regole caratteristiche del baskIn – ha spiegato Luca Allegrini – troviamo l’uso di 4 canestri, 2 normali e 2 più bassi laterali, disposti a centro campo, la possibilità di sostituire la palla normale con altre di pesi e dimensioni diverse, le aree protette che permettono a tutti di poter fare canestro, la distinzione dei ruoli per competenze: ogni giocatore ha un ruolo diverso a seconda delle sue competenze motorie e viene abbinato ad un avversario di pari livello»

Un’attività che arricchisce tutti, i normodotati imparano a relazionarsi e comunicare con i giocatori del gruppo, instaurando relazioni affettive profonde, i ragazzi con disabilità acquisiscono fiducia in se stessi e sviluppano le capacità psicomotorie e quelle di interazione con adulti e coetanei.

Il progetto #iocisono

Un progetto sportivo che sta dando grande soddisfazione ai suoi fondatori Luca Allegrini, Antonio Gallucci, Andrea Nobili, Marco Talacchia, Stefano Carletti, Danilo Bordoni, Francesco Bravi e Paolo Delfino, provenienti dal mondo del basket agonistico.

«L’agonismo non ci manca perché questo gioco è talmente dinamico e imprevedibile che ci coinvolge molto e soprattutto permette a tutti di giocare indipendentemente dal grado di esperienza».

I ragazzi si allenano per due volte a settimana nella palestra di Moie e una volta all’Itas di Jesi. Una realtà in crescita e piena di progetti da realizzare: in programma anche la sistemazione dell’area dismessa a fianco alla sede della scuola Martiri della Libertà, anch’essa in fase di ristrutturazione.

«Un playground all’aperto che diventerebbe la tana estiva della New BaskIn Jesi – ha raccontato Luca Allegrini – ma sarebbe accessibile anche agli studenti delle scuole e alla cittadinanza che pratica sport».

La squadra New BaskIn Jesi

«Progetti importanti che richiedono il sostegno di tutti per affrontare le spese di attrezzature e materiali».

Il riferimento è in particolare rivolto all’acquisto dei canestri speciali, dei palloni da gioco, delle scarpe e delle tute per il team, ma soprattutto della carrozzina sport basket che da sola ha un costo di 1.650 euro.

Da qui la nascita del progetto #iocisono, rivolto a privati e aziende, per diventare brand amici, aderendo con un contributo annuo come partner Sostenitore, Silver, Gold e Platinum.

«Questi ragazzi si meritano il nostro sostegno per la volontà che mettono nello sport, grazie al supporto delle famiglie spesso fanno 2 o 3 attività sportive alla settimana, e hanno ottenuto risultati importanti nel calcio nel rugby e nel nuoto».

La serata è stata accompagnata dalla proiezione di foto e video della squadra in azione, durante gli allenamenti e i tornei, un clima di divertimento, relazione e voglia di giocare che sa di famiglia.

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