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SHOPPING Black Weekend, comprare con un occhio all’ambiente

Iniziata la tre giorni degli sconti, ma conviene davvero acquistare? E in che modo? Il monito di Greta Thumberg

«Non comprate cose di cui non avete bisogno» ha scritto Greta Thunberg sui Social.

È iniziato ieri il Black Weekend: tre giorni di sconti pazzi dal venerdì alla domenica che coinvolgono i negozi fisici e digitali di tutto il mondo.

L’iniziativa è nata negli Stati Uniti e in pochi anni si è diffusa nel mondo, spesso permettendo ai più di acquistare prodotti di qualsiasi genere, dalla tecnologia all’abbigliamento, approfittando di sconti che vanno dal 20% fino al 50% e magari anticipandosi nell’acquisto dei primi regali di Natale.

In questo anno più che mai l’attesa del Black Friday è stata promossa e pubblicizzata. Ma, considerato il periodo storico, conviene davvero fare acquisti in questi giorni?

Nel giorno in cui sono state lanciate le prime offerte, Greta Thunberg si è subito esposta sui suoi social dichiarando che «oggi è il Black Friday. Il consumo eccessivo sta distruggendo le condizioni di vita del presente e del futuro, oltre allo stesso pianeta. Non comprate cose di cui non avete bisogno».

Il tema dell’impatto ambientale è particolarmente caldo se si pensa allo shopping su internet che, già a causa delle restrizioni della pandemia, è sempre più utilizzato e che nel weekend del Black Friday cresce esponenzialmente.

Le spedizioni, infatti, hanno come diretta conseguenza l’emissione di Co2 nell’atmosfera che, a sua volta, è una delle cause del surriscaldamento globale.

Per fare un esempio, solo nel Regno Unito per questo Black Friday è stata stimata l’emissione di 429 mila tonnellate di Co2 nell’atmosfera, l’equivalente di 435 viaggi da Londra a New York, andata e ritorno.  (Per approfondire leggere l’articolo di Lifegate: www.lifegate.it).

Se pensiamo invece ai negozi fisici è perfettamente comprensibile l’esigenza dei commercianti di rendere più appetibili i loro prodotti tramite sconti e offerte lampo, soprattutto a causa delle restrizioni degli ultimi mesi che hanno limitato gli acquisti dei clienti.
Ma, in un momento storico in cui è fondamentale limitare gli spostamenti e gli assembramenti, le persone sentiranno meno il bisogno di recarsi fisicamente nei negozi oppure cederanno alla voglia di acquistare prodotti a prezzi competitivi?
Laura Girini
©RIPRODUZIONE RISERVATA

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