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Cronaca

JESI Afghanistan, l’appello della Casa delle Donne

Con un video la volontaria Manuela Calaresu pone l’attenzione sulle donne del Paese lasciato in mano ai talebani

JESI, 3 settembre 2021 – «E’ inaccettabile e ripugnante: occorre fare qualcosa che cambi questa situazione dei fatti. Fateci caso»: così Manuela Calaresu, volontaria della Casa delle Donne, pone l’attenzione sulla condizione femminile in Afghanistan.

Nella rubrica “Fateci caso“, appuntamento fisso del giovedì, Manuela Calaresu ha spiegato ieri le limitazioni cui sono costrette soprattutto ora in Afghanistan.

«Dopo 20 anni di “esportazione” della democrazia da parte degli americani e dei suoi alleati, poi la ritirata, ecco cosa succede alle donne in Afghanistan con il potere dei talebani. Una legge vieta loro di uscire senza un parente maschio, le hanno bandite dalle scuole il che le elimina dal lavoro e dalle cure mediche, rende obbligatorio il burqua e introduce una fustigazione per le caviglie scoperte. Legittima la lapidazione per il sesso fuori dal matrimonio».

E ancora sul regime talebano.

«Trasforma così le donne in oggetto da cedere, scambiare. Costringe gli anziani a un elenco delle ragazze in età da matrimonio per consegnarle ai combattenti. E’ inaccettabile».

Pubblicato sulla pagina Facebook della Casa delle Donne questo è uno dei tanti video realizzati dalla volontaria che pongono l’attenzione sulla condizione femminile all’estero, come in Italia.

(e.d.)      

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