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Curiosità

MONSANO FALLIMENTO MERCATONE UNO, RABBIA E SCONCERTO TRA I 34 DIPENDENTI

Anche loro avvisati ieri tramite sms o social della chiusura odierna che ha interessato 1.800 lavoratori del Gruppo. I tre magastore marchigiani tra i migliori della “rete”

MONSANO, 25 maggio 2019 – Un dramma più che una brutta sorpresa. Anche per i 34 lavoratori del Mercatone Uno di Monsano che stamattina si sono recati al lavoro presso il punto vendita e hanno trovato le serrande abbassate e le porte chiuse come gli altri 1.800 occupati negli altri 54 punti vendita in Italia. La mannaia del fallimento si era abbattuta.

Rabbia, lacrime, sconcerto e profonda amarezza perché quello di Monsano, tra l’altro, era uno dei negozi che non aveva un andamento negativo, visitato quotidianamente da centinaia di clienti.

«Siamo venuti a conoscenza del fallimento dai social – dicono – non c’è stata alcuna comunicazione ufficiale da parte dell’azienda». La Shernon Holding, che ne era divenuta proprietaria la scorsa estate acquisendo la catena dei 55 megastore.

Anche di fronte al punto vendita di Monsano, come in altri, i lavoratori si sono dati appuntamento per manifestare la loro rabbia e la loro delusione. La società circa un mese fa aveva presentato domanda di ammissione al concordato preventivo al Tribunale di Milano e proprio il 18 aprile scorso i dipendenti avevano scioperato (nelle foto).

«La chiusura è stata del tutto inaspettata – dice Joice Moscatello, segretario regionale della Filcams Cgil Marche – anche perché era già previsto un incontro a livello nazionale per giovedì 30 maggio al Ministero dello Sviluppo Economico per affrontare la questione relativa alla procedura di concordato preventivo richiesta dall’azienda. Eravamo in attesa di questo incontro. Improvvisamente ieri sera è iniziato un tam tam sui social e tramite sms ai lavoratori dove si annunciava la chiusura dei negozi per sabato poiché l’azienda era stata dichiarata fallita».

«Noi ci recheremo comunque il 30 maggio a Roma al Mise per ottenere risposte e capire come si possa procedere per garantire un futuro occupazionale ai lavoratori. Ora tornerà in mano tutto a chi era responsabile della gestione straordinaria, che era finalizzata alla vendita dei 55 punti vendita. La cosa incredibile e che causa maggiore amarezza è che i punti vendita marchigiani, in particolare di quello di Monsano ma anche di quelli di Civitanova e Pesaro, avevano un bilancio non proprio negativo comunque migliore di molti altri negozi similari della stessa catena».

A Monsano lavorano 34 dipendenti, molti dei quali sono da anni occupati nell’azienda Mercatone Uno ed hanno dato dimostrazione di affidabilità e di attitudine commerciale nel corso della loro lunga esperienza occupazionale all’interno della ditta. In ambito nazionale sono oltre 500 le aziende fornitrici che vantano crediti non riscossi per circa 250 milioni di euro.

 L’Associazione Fornitori Mercatone Uno rende noto di seguire attentamente «il percorso giuridico che si evolverà, soprattutto per capire le conseguenze tra questo fallimento e il procedimento di amministrazione straordinaria del Gruppo Mercatone, al fine di tutelare i crediti dei propri associati e i livelli occupazionali».

«I fornitori – dice il presidente dell’associazione William Beozzo – hanno sempre manifestato a tutti gli organi competenti le proprie perplessità sull’operazione con Shernon Holding. Sono stati persi altri 8 mesi e ulteriori risorse finanziarie. Ricordiamo che in gioco non ci sono solo i 1800 dipendenti del gruppo ma anche tutti i dipendenti delle nostre aziende, un indotto che coinvolge in Italia quasi 10.000 persone».

 Gianluca Fenucci

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