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JESI Rifondazione: sospensione brevetti vaccini richiesta sacrosanta

Covid vaccini

Martedì prossimo in Consiglio comunale l’ordine del giorno in merito alla campagna “Nessun profitto sulla pandemia

JESI, 27 marzo 2021Martedì prossimo il nostro Consiglio comunale discuterà un ordine del giorno (presentato da Andrea Binci, Pd, e Francesco Coltorti, Jesi in Comune, ndr) che la Rete delle città in comune ha proposto alle assemblee cittadine per chiedere ai governi e all’Europa di agire per la sospensione dei brevetti sui vaccini anti Covid, richiesta sacrosanta che in sede Onu oltre 150 Paesi in primis Città del Vaticano avevano proposto e che anche con il voto del nostro Governo (Draghi) e della Comunità Europea è stato respinto.

Insomma, ha prevalso la logica del profitto su quella della solidarietà. Bene quindi che al cinismo delle cancellerie si opponga l’umanità delle persone e quindi che anche il nostro Consiglio comunale, alzando, per una volta, lo sguardo da tante provinciali bagatelle si confronti con temi, questi sì, davvero epocali. Proprio per questo un ordine del giorno così avrebbe meritato il coinvolgimento diretto delle cittadine e dei cittadini.

 A sostegno di questa proposta, infatti, è in campo una petizione europea che vuole riportare anche nel Parlamento Europeo questa discussione, dopo che le iniziative in questo senso presentate dal Gue ( il raggruppamento delle sinistre europee di cui il nostro partito fa parte) sono state respinte e quindi meglio sarebbe stato accompagnare quell’ordine del giorno con una petizione cittadina. Vedremo gli esiti dell’aula ma, indipendentemente da ciò, bene sarebbe che anche a Jesi questa iniziativa incominci a crescere.

 Quello che comunque è positivo, è che a sostenere l’ordine del giorno sarà anche il gruppo del Pd, una scelta impegnativa quella dei democratici jesini, non solo perché in contraddizione con il sostegno del loro partito al Governo Draghi che appunto, ha scelto di votare, in tutte le sedi internazionali contro questa moratoria, soprattutto perché richiederà coerenza nel dibattito in aula dove l’ignavia del Governo non potrà essere taciuta e poi in città per contribuire alla crescita della campagna per questa moratoria.

Speriamo di essere confermati e di non trovarci davanti all’ennesima “tartufata”.

Partito della Rifondazione Comunista

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