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CINGOLI All’Acquapark Verde Azzurro nascerà la Scuola di ciclismo Michele Scarponi

Un progetto sulla sicurezza stradale rivolto agli studenti e presentato in Regione: il 3 aprile l’inaugurazione

CINGOLI, 27 marzo 2022«La strada è di tutti, soprattutto dei più fragili e il sorriso di Michele salverà molte vite», sono le parole di Marco Scarponi, il fratello di Michele Scarponi, che insieme al presidente Francesco Acquaroli ha presentato in Regione, nel corso di una conferenza stampa avvenuta mercoledì scorso, un progetto per le scuole dedicato alla sicurezza stradale.

Varie le iniziative annunciate dalla Fondazione, tra le quali un evento proprio a Cingoli con l’inaugurazione il 3 aprile della Scuola di ciclismo “Michele Scarponi”, per i bambini e i loro genitori all’Acquapark Verde Azzurro.

Le altre date:

  • Il 9 aprile la presentazione del libro “Caro Michele, una vita alla Scarponi” al PalaRossini di Ancona
  • Il 30 luglio la gara Juniores Nazionale Primo Trofeo Michele Scarponi, Filottrano-Camerino
  • Il 34 settembre il Granfondo Michele Scarponi – Strade Imbrecciate a Filottrano

ll progetto

«La Fondazione Michele Scarponi – ha spiegato Marco – lavora sul territorio per una mobilità giusta e sicura nel nome di Michele al fine di cambiare la nostra cultura stradale. Abbiamo presentato un progetto di educazione alla mobilità sostenibile e alla sicurezza stradale rivolto agli studenti, ma anche agli insegnanti e agli educatori perché pensiamo sia necessaria tanta formazione».

«L’occasione è inoltre importante per ricordare alcune iniziative europee come le “città30” (il limite di 30 km su tutte le strade urbane), la redistribuzione dello spazio urbano partendo dai più fragili: il bambino, il disabile, l’anziano, il pedone, il ciclista. Ridurre la velocità significa avere una mobilità più sicura per tutti, città più belle, spazi per la socialità e una migliore qualità della vita».

«Parliamo di temi importanti – ha sottolineato Acquaroli – che ci coinvolgono sia in una veste pubblica che in quella privata, ognuno nella propria quotidianità. Creare una cultura della sicurezza stradale è fondamentale e in Italia finora è stato fatto pochissimo: iniziative come quelle della Fondazione contribuiscono a questo e di conseguenza a ridurre la mortalità sulle strade. Obiettivi assolutamente nobili per cui la disponibilità a collaborare come istituzione è totale: la tutela della vita è uno dei principali temi su cui si devono muovere le istituzioni e i singoli individui».

«C’è poi l’aspetto personale, l’educazione del singolo: su questo sono preziosi e insostituibili il lavoro e le testimonianze di realtà come la Fondazione Scarponi e l’Associazione Biagiola per la sensibilizzazione dei cittadini».

In sala la presidente dell’Associazione Manuel Biagiola, travolto in moto e ucciso da un’auto il 29 luglio 2019, la moglie Silvia, la mamma di Marco e Michele Scarponi, l’architetto Matteo Donde e l‘avvocato Andrea Colombo collaboratori della Fondazione Scarponi, Paolo Fedrigo, responsabile del progetto.

«Dobbiamo sempre ricordare – ha sottolineato Silvia Biagiola che quando siamo sulla strada dobbiamo essere responsabili. Non c’è ancora la giusta consapevolezza sui crimini stradali, istituiti come reato solo nel 2016. Serve invece il massimo impegno per creare una coscienza collettiva ed educare i giovani alla cultura del rispetto». 

Il progetto presentato si rivolge alle scuole secondarie di 1° e 2° grado intese anche come osservatori e volani di una nuova mobilità e prevede un approccio educativo nuovo alla problematica. Sono previste 4 fasi di lavoro: la prima dedicata alla formazione degli educatori della Fondazione e la seconda alla formazione degli insegnanti, la terza consisterà nella costruzione di progetti pilota nelle scuole e la quarta nella costituzione di una rete.

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