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Cronaca

Falconara Fiumesino, iniziati i lavori per il semaforo a chiamata

La sindaca Stefania Signorini: «Si compie un importante passo avanti per la realizzazione dell’attraversamento protetto necessario in una zona in cui si fermano i mezzi pubblici, che per molti abitanti sono l’unica forma di trasporto»

Falconara – Sono iniziati ieri mattina i lavori per la realizzazione del nuovo attraversamento protetto lungo la Statale Adriatica, in corrispondenza dell’abitato di Fiumesino.

L’intervento era atteso da tempo e ieri la sindaca Stefania Signorini ha voluto fare un sopralluogo mentre a Fiumesino era già presente l’assessore alla viabilità Romolo Cipolletti che ha seguito passo per passo i lavori, accompagnato dai consiglieri comunali Ivano Astolfi e Stefano Veronese. Il cantiere ha comportato rallentamenti lungo la strada, ma non è stato necessario istituire il senso unico alternato.

«Si compie un importante passo avanti per la realizzazione dell’attraversamento protetto necessario – ha detto la Sindaca – in una zona in cui si fermano i mezzi pubblici, che per molti abitanti di Fiumesino sono l’unico mezzo di trasporto. Proprio per questo il progetto predisposto dal Comune ha previsto l’installazione di una nuova pensilina per la fermata del bus sul lato in direzione sud. Il percorso pedonale sarà anche illuminato».

Gli operai hanno eseguito gli scavi per la posa del cavo che dovrà alimentare un semaforo a chiamata, dotato anche di conto alla rovescia, in modo da consentire ai pedoni di attraversare la strada in sicurezza, in una zona dove sono stati registrati gravi incidenti, anche mortali. Ora sarà necessario attendere un paio di settimane che il terreno si assesti prima di realizzare il nuovo asfalto, installare il guardrail, il semaforo e tracciare la segnaletica orizzontale.

I lavori erano partiti nel gennaio 2023, dopo un lungo confronto tra il Comune e i dirigenti Anas sul progetto comunale. Durante la realizzazione sono emerse alcune complicazioni, legate alla presenza di infrastrutture sotterranee per l’energia elettrica e per le telecomunicazioni. A rallentare l’iter anche la necessità di attendere le autorizzazioni del Ministero dell’Ambiente.

Il progetto ha comportato un investimento a carico del Comune di 42mila euro, in cui rientrano i 6.415 necessari per acquisire un’area privata.

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