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Castelplanio “Un nuovo libro a scuola ”, il progetto della Cri soffia su 10 candeline

Rivolto agli studenti delle medie degli istituti “Carlo Urbani” di Moie e “Beniamino Gigli” di Monte Roberto, festeggia il decennale

CastelplanioUn nuovo libro a scuola”, il progetto ideato dal locale Comitato della Croce Rossa composta da oltre 100 volontari, nato nel 2011, è rivolto agli studenti delle medie degli istituti Carlo Urbani di Moie e Beniamino Gigli di Monte Roberto festeggia 10 anni.

Sabato scorso sono state illustrate ai ragazzi le tecniche di rianimazione cardiopolmonare e i comportamenti da tenere in caso di emergenza, con un lezione pratica tenuta dai volontari.Il Comitato ha sempre lasciato molto spazio all’attività di formazione e prevenzione.

Finalità del progetto quella di promuovere la lotta alla morte cardiaca improvvisa e, attraverso la scuola «scelta mirata, in quanto si occupa di formazione, e riteniamo che sia importante che il primo soccorso ne faccia parte – spiega Samuele Luzi, responsabile Cri – attraverso i ragazzi ci proponiamo di raggiungere anche le famiglie»

Il progetto nella sua specie è stato il primo, tanto da essere relazionato anche da una congresso nazionale della Società scientifica italiana resuscitatio council e si sviluppa principalmente come attività di gruppo.

«Ad ogni ragazzo della 1ª media – spiega Luzi – viene regalato un Mini Anne, si tratta di un kit composto da un dvd di auto apprendimento, un manichino, e vari accessori, elementi essenziali che servono per far pratica di rianimazione cardio polmonare. La nostra idea iniziale era che i ragazzi portassero a casa questo kit, e magari insieme ai genitori lo utilizzassero, così di conseguenza avremmo coinvolto anche i più grandi».

Ma si sa che l’entusiasmo del momento svanisce presto e perchè quel manichino non finisse in soffitta il Comitato ha deciso di proporre un programma con continuasse nei trienni scolastici.

L’attività è stata ben accolta e recepita dai ragazzi «hanno dimostrato veramente tanta voglia di imparare», afferma Luzi.

A 13 anni dalla nascita del progetto, la Cri ne festeggia i dieci anni effettivi: a causa della pandemia, infatti, per tre anni è stato in stand by, 2.000 famiglie raggiunte, con altrettanti kit regalati.

Il progetto decennale ha avuto un costo che si aggira intorno ai 50.000 euro sostenuti in un primo anno dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, e negli anni successivi dal Famiglia Chiodi dei fratelli Gianni e Gianluca.

© riproduzione riservata

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