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Chiaravalle “Dritto al cuore”, in scena la questione israelo palestinese

Due soli personaggi, una cella claustrofobica, un interrogatorio serrato e violento tra un colonnello e un poeta, all’Isola domani sabato 11 alle ore 21

Chiaravalle – Uno spettacolo che più attuale non si può. Rappresentato per la prima volta 5 anni fa, “Dritto al cuore”, atto unico di 75 minuti sulla questione israelo palestinese verrà portato in scena dal Teatro del Sorriso di Ancona, domani, sabato 11 maggio alle 21 all’Isola in via Giordano Bruno.

Una cella claustrofobica, un interrogatorio serrato e violento tra un colonnello israeliano Yaron, interpretato da Ettore Budano e un poeta palestinese, Hikmet Ismail, a cui dà corpo e voce il chiaravallese Fabrizio Ilacqua.

Due soli personaggi in scena, per la regia di Giampiero Piantadosi, per l’atto unico del drammaturgo Patrizio Cigliano. Ma non c’è solo la politica a dividere i due, si apre uno spiraglio visto il comune interesse di entrambi per la poesia.

Basterà ad unirli, a riconciliarli? In un crescendo mozzafiato a cui i due attori non si sottraggono mai fino all’epilogo, irrompe l’umanità degli uomini e la disumanità della guerra, di due popoli da sempre divisi in perenne conflitto, un conflitto che non accenna a placarsi. E poi l’epilogo, da brividi, dentro un dramma che racconta più della guerra e della sua disumanità, che racconta anche e soprattutto lo scontro fra due uomini.

“Dritto al cuore”, giunto alla ventiquattresima replica, è un dramma di rara intensità sulla questione israelo-palestinese, uno scontro politico, ma anche umano, dove un ruolo fondamentale recita la poesia e dove il dramma della guerra e dell’occupazione emergono in tutta la loro reale crudeltà.

Uno spettacolo pluripremiato che ha letteralmente girato l’Italia in lungo e in largo, partecipando a una decina di festival nazionali di teatro in Puglia, Sicilia, Veneto, Emilia, Trentino e ovviamente nelle Marche.

Il quesito di fondo che pone la pièce scritta da Patrizio Cigliano, autore ancora giovane che ha già lavorato e studiato al fianco di mostri sacri come Ronconi, Zeffirelli, Lavia e Brachetti, è questo: la poesia può annullare le distanze tra le persone. Il finale è bellissimo e duro, come questo spettacolo di rara profondità. Splendidi sul palcoscenico, diretti dal regista Giampiero Piantadosi, assistito da Paola Pasquini aiuto regia, trucco e direzione di palco, Luca Lazzaro alle luci, Fabrizio Ilacqua, pluripremiato per questa interpretazione come miglior attore in vari festival teatrali, che interpreta il poeta Hikmet (solo un poeta?) ed Ettore Budano, nel ruolo del militare israeliano Yaron.

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