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Cronaca

JESI È GUERRA APERTA, IL SINDACO LANCIA IL GUANTO DELLA SFIDA AL PD: “PRONTO AL CONFRONTO, MA PUBBLICO”

JESI, 29 febbraio 2016 – L’ennesima accusa di “sfascismo” avanzata dal Partito Democratico nei confronti dell’attuale Amministrazione comunale ed in particolare del primo cittadino, ha prodotto l’inevitabile reazione di Massimo Bacci che chiama i suoi contestatori “ad un confronto, ma – precisa – pubblico”. Questo per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Per rispondere al PD, Bacci parte dall’ultima riunione del Consiglio comunale quando ha avuto modo di evidenziare quelle che il Sindaco definisce “perle della precedente Amministrazione”, vale a dire quella guidata dal Partito Democratico; inizia con la spesa di  “92mila euro di consulenze per una riorganizzazione comunale di fatto rimasta sulla carta che si aggiungono ai 780 mila euro pagati per un direttore generale che non ha lasciato traccia di se ed ai milioni di euro buttati letteralmente via per operazioni su alcune società partecipate come la Stu di cui – preannuncia Bacci – avremo modo di ricostruire alla città la genesi ed i risultati prodotti in termini di indebitamento e costi per la collettività”. Fatta questa premessa di carattere generale, Bacci aggiunge: “se dunque qualche consigliere del Pd, che ormai oggettivamente rappresenta solo se stesso e non le tante persone perbene di questo partito, pensa di sfidare l’Amministrazione comunale su tale terreno, siamo pronti a farlo a viso aperto ed in un incontro pubblico da organizzare come e quando vogliono”.

La sfida, dunque, è lanciata; fin da ora la Giunta Bacci è pronta a ribattere le contestazioni di una delle forze di opposizione alla quale già preannuncia alcuni temi a cominciare dal momento in cui ha assunto le redini della città. “Abbiamo risanato un Comune che faceva acqua da tutte le parti, con deficit di bilancio imbarazzanti, garantendo gli stessi servizi ed anzi qualcuno in più con decine e decine di dipendenti in meno, tagliando sprechi e sacche di privilegio che hanno portato all’abbattimento della spesa corrente di 5 milioni l’anno e alla riduzione del debito consolidato del Comune di oltre 17 milioni”, si legge nella nota che in chiusura affronta il tema che ha innescato la contestazione del PD, vale a dire la galleria di via Castelfidardo che porta al primo dei due ascensori che collegano la parte bassa della città al centro cittadino. “Sul tema specifico (dell’ascensore ndr) ricordiamo tutti lo “stupro” che si stava perpetrando alle mura  cittadine con l’impalcatura in ferro su via Castelfidardo. Si è riusciti a trovare una soluzione decisamente migliore, più qualificante e appropriata, salutata da tutte le persone di buon senso come bella e funzionale. I, fatti che si siano registrate infiltrazioni di acque fognarie non mette in discussione la valenza dell’opera – afferma Bacci – si interverrà per risolvere la problematica senza alcun allarmismo, con le stesse risorse che sarebbero necessarie comunque, indipendentemente dall’utilizzo della galleria dell’ascensore”.

Una vera e propria sfida, quella lanciata da Bacci, ora bisognerà vedere cosa faranno i responsabili del PD cittadino.

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