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Cronaca

JESI DOCUMENTI&EMENDAMENTI, PD E MAGGIORANZA AI FERRI CORTI SULLE “PASSEGGIATE” DI FORZA NUOVA E CENTRI SOCIALI

Francesco Rossetti (Pd) ha presentato un documento in Consiglio per condannare le "passeggiate per la sicurezza" di Forza Nuova in città

Francesco Rossetti (Pd) ha presentato un documento in Consiglio per condannare le “passeggiate per la sicurezza” di Forza Nuova

JESI, 26 marzo 2016 –  Il venerdì di Passione invece di attenuare i toni della politica infiamma le polveri sprigionando un batti e ribatti di fuoco tra maggioranza e opposizione che se le danno di santa ragione sulla questione sicurezza. Convitati di pietra, ovviamente, la Lega Nord e i Centri sociali. Anche se i salviniani, la loro l’hanno poi detta.

L’antefatto è riconducibile al Consiglio comunale del 24 marzo scorso, dove era approdato l’annunciato odg del Pd in merito alle passeggiate organizzate a Jesi, qualche settimana fa, da Forza Nuova, odg nel quale si esprimeva «forte contrarietà politica» all’iniziativa e si chiedeva di impegnare il Sindaco e l’Amministrazione comunale «a mantenere fede agli impegni assunti in campagna elettorale e implementare, entro la scadenza del mandato, l’attuale organico della Polizia Municipale» cercando anche di «definire insieme alle autorità competenti, un programma di interventi per un migliore e duraturo controllo del territorio comunale, prevedendo in questo ambito il ripristino dell’esperienza del poliziotto e/o carabiniere di quartiere».

A sua volta, la maggioranza presenta un emendamento sulle contestazioni alla fiaccolata della Lega (Foto Pienne)

A sua volta, la maggioranza presenta un emendamento sulle contestazioni alla fiaccolata della Lega (Foto Pienne)

A questo punto è successo che i consiglieri di maggioranza – Jesiamo, Insieme civico, Patto per Jesi, –Graziano Tesei, Giorgio Rossetti e Alfredo Punzo, hanno proposto un emendamento nel quale, al punto 9 dell’odg, andava aggiunto che si «esprime nel contempo forte contrarietà anche ai tentativi operati da esponenti dei centri sociali e di altre associazioni di impedire libere manifestazioni od espressioni di pensiero, come recentemente avvenuto a Jesi ai danni di un partito politico, la Lega, e dei suoi esponenti e/o simpatizzanti, così da violare ogni principio di tolleranza, rispetto e democrazia, e ciò facendolo, oltretutto, in nome di quei principi democratici ed antifascisti di cui se ne sono auto-dichiarati custodi e vestali».

La "postilla" di Jesiamo, Insieme civico, Patto per Jesi esprime "forte contrarietà anche ai tentativi operati da esponenti dei centri sociali e di altre associazioni di impedire libere manifestazioni" (Foto Pienne)

La “postilla” della maggioranza esprime “forte contrarietà anche ai tentativi operati da esponenti dei centri sociali e di altre associazioni di impedire libere manifestazioni” (Foto Pienne)

In linea, perciò, con quanto aveva già espresso il sindaco Massimo Bacci all’indomani, il 14 marzo, della fiaccolata della Lega  sulla sicurezza, che tanto subbuglio aveva creato in città – con carabinieri e polizia a fare da argine – per il contemporaneo flah mob di opposizione, con lancio di uova e acqua contro i leghisti, da parte di un centinaio di appartenenti ai centri sociali.

Le "passeggiate per la sicurezza" di Forza Nuova

Le “passeggiate per la sicurezza” di Forza Nuova

Tutto, quindi, è saltato, e da quel momento sono iniziate le reciproche accuse.

Ha iniziato il consigliere comunale pd Francesco Rossetti che, in un durissimo comunicato ha sottolineato come l’odg presentato volesse «condannare fermamente le cosiddette “passeggiate per la sicurezza” di Forza Nuova in città e ribadire i valori antifascisti e democratici di Jesi. Poiché fortemente convinti che la sicurezza debba garantirla lo Stato in tutte le sue articolazioni, abbiamo richiesto di implementare l’organico della Polizia Municipale che, oggi, ha 8 ispettori in meno rispetto al 2011. Il sindaco e la maggioranza non solo ci votano contro ma addirittura ci propongono un emendamento “curioso” chiedendoci di condannare quelle persone di varie associazioni che hanno protestato civilmente contro la manifestazione della Lega. Lo ribadisco: il sindaco e questa maggioranza continuano a strizzare e non poco l’occhio alla Lega e a Forza Nuova. A poco servono i tentativi di Massimo Bacci di passare per “sindaco equidistante” di una lista civica: la storia dei suoi consiglieri eletti, a partire dallo stesso presidente Massaccesi, parla principalmente di destra. Come volevasi dimostrare, Bacci e la sua Jesiamo ricordano di condannare, non le idee retrograde, xenofobe e razziste della Lega che “legittimamente manifesta”, ma solo chi a queste idee si oppone. E questo sarebbe il rappresentante della città di Jesi, antifascista, aperta a tutti, democratica…».

Daniele Massaccesi, presidente del Consiglio comunale ha preso posizione sull'emendamento della maggioranza

Daniele Massaccesi, presidente del Consiglio comunale ha preso posizione sull’emendamento della maggioranza

Non si è fatta attendere la replica, affidata al Presidente del Consiglio comunale, Daniele Massaccesi – per altro chiamato direttamente in causa –  che, a sua volta, riprendendo l’emendamento presentato dalla maggioranza, accusa altrettanto duramente il  Pd, il quale «con una motivazione insostenibile, ha rifiutato di esprimere, unitamente alla contrarietà alle “passeggiate della sicurezza”, su cui pure il Consiglio comunale avrebbe votato, anche la propria ferma contrarietà ai tentativi operati da vari esponenti di centri sociali e di altre associazioni di impedire libere manifestazioni od espressioni di pensiero, come recentemente avvenuto a Jesi ai danni di un partito politico, in questo caso la Lega.
È inconcepibile come il Pd non abbia voluto o saputo sottrarsi ad un inganno politico che vede essere democratico e legittimo solo ciò che pensa, dice o fa il Pd – od un certo variegato mondo di sinistra – e che vede invece essere in errore e meritevole di non avere piena libertà e tutela chi, nell’ambito delle regole democratiche, la pensa ed agisce diversamente.
È una pericolosa deriva quella di scegliersi gli avversari e ritenere di essere gli unici titolari del vero, giusto, buono e bello, e tacere di fronte alle insolenze ed alle intimidazioni che alcuni avversari ricevono.
Comunque, un cattivo servizio alla democrazia, e sorprendente che lo abbia reso uno dei maggiori partiti italiani, costruito su grandi valori, che bisognerebbe sempre perseguire, anche quando forse non conviene».

Silvia Gregori (Lega): "Io sono stata colpita in tutti i sensi dal modo civile dei centri sociali, in quanto ho riportato una contusione alla testa" (Foto Pienne)

Silvia Gregori (Lega): “Io sono stata colpita in tutti i sensi dal modo civile dei centri sociali, in quanto ho riportato una contusione alla testa” (Foto Pienne)

E la Lega? Prima è stata ad ascoltare poi la coordinatrice jesina del partito, Silvia Gregori, ha deciso di scendere in campo per puntualizzare che «ho letto  con grande  interesse la  richiesta apposta dal Consiglio comunale all’ordine del giorno, di condannare atti di violenza come quelli accaduti durante la manifestazione della Lega Nord di domenica 13 marzo. Una lezione di educazione civica da parte della maggioranza a un partito, il Pd, che diventa sempre più stranamente estremo.

Io sono stata colpita in tutti i sensi dal modo civile dei centri sociali, in quanto ho riportato una contusione alla testa per quello che civilmente questi signori si sono messi a lanciare nei nostri confronti, dopo averci  continuamente detto di “ritornare nelle fogne e di essere vermi da schiacciare!”.

Ricordo che anche ai sensi della legge, le passeggiate di Forza Nuova e, sottolineo, a livello giuridico, non costituiscono reato alcuno mentre il lancio di oggetti, insulti e intimidazioni sono reati personali passibili di denuncia e quantomeno condannabili. Il vero valore della democrazia deve essere difeso per tutti senza fare la caccia ai fantasmi di tempi trascorsi. Credo che alla base rimanga una mancanza di argomentazioni che spinge la sinistra a guardarsi indietro invece che a guardare al presente»

(p.n.)

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