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Cronaca

CUPRA MONTANA IL MISTERO DEL PALIO DI SANT’ELEUTERIO: È SCESO IL SILENZIO SULL’EVENTO

La corsa del botticello è il momento clou della rievocazione storica

La corsa del botticello è il momento clou della rievocazione storica

Il manifesto che annunciava, la scorsa settimana, l'inizio dei festeggiamenti patronali

Il manifesto che annunciava, la scorsa settimana, l’inizio dei festeggiamenti patronali

CUPRA MONTANA, 19 giugno 2016 – Un paese, il suo Palio, quello del Patrono Sant’Eleuterio. Ma sull’evento è sceso un velo di mistero. Rimandato a causa della pioggia una settimana fa, cioè il 12 maggio, si era detto che l’appuntamento storico andava in scena oggi, 19 giugno. In realtà, per tutta la settimana, non è comparso nessun avviso in merito. Tant’è che con il passare dei giorni il dubbio era sempre più forte che oggi (19 giugno) si andasse ad assegnare il Labaro. E infatti, eri (18 giugno) nella tarda serata è circolata la voce che nel pomeriggio di oggi non ci sarebbe stata la rievocazione storica e neppure la corsa dei botticelli. Forse non si è voluta forzare la mano per via delle previsioni meteo che danno pioggia nel pomeriggio, qualcuno ha pensato.

Probabilmente all’origine del “mistero” c’è qualcos’altro ma chi sa si guarda bene dal dirlo. E pensare che il Palio di Sant’Eleuterio è sempre stata una festa corale, un momento comunitario di forte partecipazione grazie soprattutto al recupero della tradizione da parte della Pro Cupra su sollecitazione di alcuni capi contrada. Infatti dopo essere stato abbandonato per diversi anni, la Pro Cupra riprese ad organizzare nel 1996 i numerosi giochi del Palio tra le contrade presso il vecchio stadio comunale di viale della Vittoria, compresa la corsa dei monopattini che invece si svolgeva intorno le mura cittadine, fino al 2003, anno in cui l’appuntamento passò di mano, ritornando ad essere gestito dalle parrocchie e con slancio da don Maurizio Fileni.

santeleuteriopalio4Le novità apportate al Palio furono numerose e graduali e i diversi giochi di qualche anno prima furono sostituiti dalla corsa del botticello, attinente alla tradizione vitivinicola cuprense e di sicuro attaccamento al paese.

Nel frattempo si sono ridotte le contrade, da sei alle odierne tre (contrada Romita, contrada Badia Colli, contrada San Michele), ai cavalli si sono sostituiti giovani prestanti che spingono con forti braccia e tanto cuore dei pesanti e scomodi botticelli per le strade del paese, facendoli piroettare lungo un percorso niente affatto facile fino al traguardo.

Ma tutto ciò adesso rischia di finire ancora una volta in soffitta, nella soffitta dei ricordi…

(Redazione)

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