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Cronaca

JESI GIARDINI IMMONDEZZAIO DOPO LA FESTA DEI “100 GIORNI” DEGLI STUDENTI

DSC_2042JESI, 16 marzo 2016 – Avremmo voluto iniziare con la grande festa dei -100 giorni alla fine della scuola, con l’inizio della maturità, evento che interessa tutti gli studenti dell’ultimo anno delle nostre scuole superiori.

Avremmo voluto parlare delle goliardie, delle auto che hanno girato per la città strombazzando a tutto spiano, di quei giovani volti così felici di essere ad un passo da un traguardo così importante delle propria vita.

Invece l’evento, alla fine, come sempre succede però, si è anche trasformato in momento di inciviltà e di incuria verso un luogo, i giardini pubblici, che meritano di essere custoditi con rispetto perché di tutti. E quel rispetto non c’è stato.DSC_2040

Davanti al monumento ai caduti, infatti – e anche dietro – porta di ingresso al parco,  il luogo è stato trasformato in una discarica a cielo aperto: bottiglie di vetro e di plastica, trombette, palloncini, lattine, cartacce. Tutto abbandonato lì, gettato a terra senza ritegno, senza preoccuparsi di tutto il marciume che sarebbe rimasto.

Non si fa così. Non è giusto fare così. Una bella festa, da ricordare, trasformata in una sorta di passaggio alla hooligans dei tempi peggiori. Tanto poi provvederanno gli operatori ecologici a fare pulizie…

E dire che la mattinata era cominciata alla grande, per loro, con le auto tappezzate di colorati palloncini, magliette con frasi ad effetto, euforia incontenibile. Ai giardini si erano dati appuntamento Itis e “Cuppari”, al cortile dell’Appannaggio erano scesi quelli del Classico e Scienze umane. Tutti a far festa, un po’ sopra le righe, ma nel limite della decenza. I giardini, comunque, luogo di ritrovo per tutti, dove tutti sono confluiti.

E dove tutti hanno lasciato la loro impronta.

(p.n.)

 

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