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JESINA SERIE D PRIMO GIORNO DI YURI BUGARI AL CAROTTI TRA CONTESTAZIONE E CHIARIMENTI

evasio.santonijesi

di EVASIO SANTONI


JESI, 1 novembre 2016 – Non inizia nel modo migliore la seconda avventura di Yuri Bugari chiamato a sostituire Roberto Vagnoni, esonerato, sulla panchina della Jesina. Ieri pomeriggio prima dell’inizio dell’allenamento condotto dal preparatore atletico Glauco Simonetti, anche per lui si tratta di un ritorno, Bugari è stato affrontato da circa trenta tifosi che chiedevano spiegazioni sulla sua scelta di accettare e ritornare ad allenare la Jesina visto come alla fine dello scorso campionato erano i rapporti tra allenatore e tutto ciò che si aggirava attorno alla Jesina, dirigenti e giocatori compresi. Alcuni dei presenti hanno anche tirato l’abbonamento addosso a Bugari e poi gli hanno contestato una sua frase scritta sul suo profilo facebook, poi nelle ore successive rivista e corretta, forse su suggerimento di qualcuno,  che i presenti hanno interpretato come rivolta alla tifoseria Jesina.

Yuri Bugari (jesina)

Yuri Bugari (jesina)

Bugari aveva scritto: “..il tempo lascia domande, mostra risposte, chiarisce i dubbi, ma soprattutto porta la verità… nella vita bisogna avere l’umiltà di non sentirsi superiori a nessuno, il coraggio di affrontare qualsiasi situazione, la saggezza, l’intelligenza e la lucidità di tacere davanti alla stupidità di certe persone… Passione, sacrificio e lavoro sono la base da dove ripartire…”. Il neo allenatore leoncello, a fatica e con imbarazzo, ha cercato di spiegare e chiarire affermando che il destinatario di quel pensiero non erano i tifosi ma la stampa. Cose da non credere! Si ricomincia da dove ci si era lasciati. Un capro espiatorio per Bugari c’è sempre stato e deve continuare ad esserci sempre. Si riparte insomma con il piede sbagliato. L’esperienza dell’ultima parte dello scorso campionato non ha insegnato nulla al tecnico e comunque, per ciò che ci riguarda, e come sempre abbiamo fatto, i nostri giudizi nei suoi confronti saranno dettati solo da ciò e da come la squadra si esprimerà sul rettangolo verde di gioco. Poi l’interessato è libero di pensarla come vuole ma sarebbe cosa buona e giusta che certe cose le dica in faccia, insomma abbia quel coraggio e la saggezza di affrontare qualsiasi situazione come nel suo post ha scritto.

Polita Marco (presidente Jesina)

Polita Marco (presidente Jesina)

Dopo Bugari i tifosi hanno colloquiato con il presidente Polita che in sostanza ha sostenuto: “Bugari ha sbagliato lo scorso anno nei rapporti con voi e con la stampa. Per noi è una persona affidabile. Se venerdì prossimo 4 novembre all’assemblea dei soci arriva uno con 41.000 euro noi gli diamo la società purché sia una persona del posto ed affidabile”. Evidentemente il presidente non era stato informato di quello che Bugari già al primo approccio, pochi minuti prima,  aveva detto della stampa. Ma chi è causa del suo mal, come si dice, pianga se stesso.

Vagnoni (Jesina)

Vagnoni (Jesina)

Al Carotti c’era anche Vagnoni convocato dal presidente Polita. Un Vagnoni molto amareggiato per il suo esonero al quale i tifosi presenti hanno espresso gratitudine e ringraziato per il lavoro svolto fino a domenica pomeriggio anche se i risultati non sono stati come le attese e le promesse estive lasciavano intuire e sperare. Vagnoni così si è espresso: “L’unico giocatore che ho imposto è stato Di Natale. Alla Jesina costa 300 euro. Un giocatore che ha fatto tutto un campionato d’Eccellenza e che ha giocato per meriti non per conoscenza. L’unica imposizione che mi è stata fatta è di non farlo giocare. Per tre partite l’ho lasciato fuori poi l’emergenza Agnonese mi ha visto costretto utilizzarlo di nuovo ed ha risposto alla grande come ha giocato bene a San Mauro e domenica a Castelfidardo. Se il presidente vuole un allenatore signor si con me ha scelto male. Quando mi hanno preso sapevano tutti come ero fatto. Già nell’amichevole a San Paolo prima dell’inizio del campionato qualcosa si è incrinato. In quella circostanza il presidente mi ha contestato certe cose e la mia risposta è stata che l’allenatore sono io e la formazione la faccio io. Da li già mi aveva segato. Poi in seguito c’è stato un chiarimento. Sono convinto che i giocatori stavano tutti dalla mia parte.  In estate la squadra era stata fatta spendendo meno dello scorso anno e l’obbiettivo erano i play off. Purtroppo finisce qui, mi dispiace, ma per noi allenatori è così”.

 

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