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Cronaca

JESI ATTIMI DRAMMATICI: SCONTRO DI GIOCO, SVIENE CALCIATORE DI 12 ANNI SOCCORSO DA UNA MAMMA CON IL DEFIBRILLATORE

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di PINO NARDELLA


JESI, 1 novembre 2016 – Uno scontro fortuito di gioco, come ne avvengono durante le partite di calcio, nel corso del primo tempo: portiere in uscita, difensore che pressa, e il giovane giocatore, 12 anni, della Junior Jesina si ritrova a terra, batte la tempia sul campo sintetico e sviene.campos3

E’ successo domenica mattina, 30 ottobre, due giorni fa, al campo sportivo “Paolo Pirani ” del Boario, dove ha sede la Junior Jesina scuola calcio Roberto Mancini, nell’incontro di campionato giovanissimi tra i padroni di casa e la Vigor Senigallia.

Da lì in poi momenti concitatissimi, con il fiato in gola.

Dopo l’impatto il ragazzino non si rialza, non si muove. Si capisce subito che la situazione potrebbe essere grave e i soccorsi scattano immediatamente.

Parte subito la chiamata al 118, nel frattempo, però arriva il defibrillatore. Se ne impossessa una mamma, 33 anni, operatrice socio-sanitaria abilitata all’uso, anche lei alla partita per seguire il figlio, che milita nella Junior.

Lei sa cosa fare. E lo fa. Intanto arrivano ambulanza della Croce Rossa e automedica. Il giovane calciatore si sta riprendendo, è confuso ma il suo nome lo ricorda. Solo il momento dell’azione, in mente, poi il buio.

“E’ stato più forte di me – dice la mamma, di Jesi, ma che lavora nella struttura sanitaria di Montecarotto – quando mi sono resa conto che non si muoveva sono entrata in campo, mi sono fatta dare il Dae – defibrillatore – ho fatto il massaggio cardiaco, anche perché mi sono accorta che non respirava e ho subito liberato le vie respiratorie. Si è ripreso poco dopo”.

Quindi il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Carlo Urbani” per gli ulteriori accertamenti, quantomai necessari in questi casi soprattutto. Rimane in osservazione un giorno, ieri è uscito.

Il presidente della Junior Jesina, Massimo Ciavattini, propende, poi, per la sospensione della partita che, infatti, si ferma lì, al momento dell’incidente. Si rifarà un’altra volta.

All'interno della struttura la sede della Junior Jesina

All’interno della struttura la sede della Junior Jesina

“Abbiamo messo subito a disposizione il defibrillatore – ricorda il presidente – e materialmente è intervenuta la mamma che si è data subito da fare. Di defibrillatori ne possediamo 2, uno messoci a disposizione dal Comune – proprietario della struttura, che abbiamo in gestione – l’altro donatoci proprio da Roberto Mancini e con persone abilitate all’uso”.

Il cui padre del Mancio, Aldo, è presidente onorario della società che, con più di 300 tesserati e il costante e prezioso lavoro, è un fiore all’occhiello dello sport giovanile jesino.

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