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Cronaca

FABRIANO SISMA, DICHIARATA “ZONA ROSSA” IL CENTRO STORICO DI ALBACINA: REBUS PER LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE

FABRIANO, 1 novembre 2016 – Dichiarata “zona rossa” il centro storico di Albacina, popolosa frazione di Fabriano. Intanto si aspetta la decisione del sindaco Giancarlo Sagramola per l’apertura o meno delle scuole. I genitori e, sembra, anche molti presidi, spingono per un prolungamento dell’ordinanza di chiusura delle scuole fino a tutta questa settimana. Dunque, per un rientro nelle aule scolastiche il 7 novembre prossimo. Altre scosse permettendo, naturalmente.

fila-treno-sisma-fotoE proprio così visto che anche questa mattina, 1 novembre, il terremoto si è fatto nuovamente sentire intorno alle 9. “Siamo stanchi, basta!”, la frase più gettonata. E che il logorio psicologico stia effettivamente raggiungendo i livelli di guardia è ormai sotto gli occhi di tutti e testimoniato dalle sempre più crescenti polemiche che iniziano a serpeggiare. Come quella verificatasi ieri sera, 31 ottobre, alla stazione ferroviaria di Fabriano. Tantissime le persone in fila per poter dormire una notte nei vagoni letto. Le prenotazioni, però, sono state prese solo a partire dalle 23 e questo ha provocato alcune polemiche rilanciate sui social. Ma l’orario indicato dal comune era per permettere a chi stava lavorando ed ha casa inagibile, di poter sfruttare la priorità. Questo perché i vagoni letto sono riservati proprio alle oltre 300 persone che hanno le case ufficialmente inagibili. E poi, eventualmente, ad altri.

Intanto le richieste di sopralluoghi, che hanno abbondantemente sfondato quota mille, vengono espletati nel più breve tempo possibile. Si temono nuove ordinanze di inagibilità. “Sollecitare al più presto la Regione affinché il nostro Comune sia incluso all’interno del cosiddetto ‘cratere smismico’ e possa quindi usufruire della copertura amministrativa e degli aiuti finanziari per le opere di ricostruzione e sostegno per chi ha subito danni dal sisma. Nessun fabrianese deve essere lasciato solo”. È quanto chiede il capogruppo del Polo 3.0 Sergio Solari all’Amministrazione comunale per evitare che i fabrianesi colpiti dal sisma siano tagliati fuori dai risarcimenti statali.

Si attende ad ore, infine, la decisione del primo cittadino, Giancarlo Sagramola, in merito alla questione riapertura o meno delle scuole. Ieri, 31 ottobre, Sagramola ha incontrato l’onorevole Emanuele Lodolini e la presidente della Provincia di Ancona Liana Serrani. “Fabriano, come gli altri comuni colpiti dal sisma, ha bisogno di un aiuto concreto da parte del Governo, nel decreto al vaglio del Senato per il quale il Governo presenterà degli emendamenti, è importante – ha evidenziato il Sindaco all’ Onorevole – inserire che chi ha avuto danni in conseguenza dell’evento sismico deve ricevere i fondi necessari per ricostruire, sia enti pubblici che privati cittadini ed imprese”. Con la Presidente della Provincia, il Sindaco si è confrontato sulla situazione degli edifici scolastici. Dopo le verifiche dei tecnici, sia le strutture comunali che quelle di competenza della Provincia sono agibili, tuttavia visto il protrarsi dello sciame sismico, con scosse anche di entità importante, molti Sindaci dei territori colpiti dal sisma stanno ipotizzando di sospendere le lezioni anche per i prossimi giorni. “È necessario – ha sottolineato il Sindaco – un provvedimento unitario anche per i Comuni che ricadono nella stessa area geomorfologica in Provincia di Ancona in modo da non rischiare il completamento dell’anno scolastico”. Dunque, ha buttato la palla nel campo della Provincia. I genitori e, pare, molti dirigenti scolastici, sarebbero per un prolungamento della chiusura fino al 6 novembre. Una risposta ufficiale è attesa a breve.

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