Cronaca
JESI TRAFFICO ILLECITO DI VEICOLI E COMBUSTIONE RIFIUTI SPECIALI, 23 INDAGATI (video e foto)
14 Maggio 2019
Maxi operazione alle prime ore dell’alba di ieri dei Carabinieri Forestali
JESI, 14 maggio 2019 – Traffico illecito di veicoli, falso, truffa e combustione illecita di rifiuti speciali. Maxi operazione dei Carabinieri forestali della stazione di Jesi – San Marcello nel territorio.
Nella giornata di ieri i militari, con il supporto del personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Ancona e della Stazione Carabinieri Forestale di Montegiorgio, hanno eseguito attività di perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica di Ancona, nell’ambito di una indagine riguardante attività illecite di traffico di veicoli, gestione e combustione di rifiuti speciali, da parte di alcune persone di nazionalità serba, domiciliate nel Comune di Jesi.
Alle prime ore dell’alba i Carabinieri Forestali hanno fermato due persone, un lituano e un serbo, quest’ultimo, già indagato, domiciliato a Jesi, trovato in possesso di 21.500 euro in contanti appena importati dall’estero e 16 timbri falsi utilizzati per contraffare documentazione fiscale di trasporto dei veicoli.
La perquisizione è scaturita al termine di una lunga e complessa attività investigativa durata circa un anno e mezzo, iniziata a seguito di un primo intervento dei Carabinieri Forestali di Jesi San Marcello, per la combustione illecita di una roulotte. I militari, insospettiti dalla presenza nel sito di numerosi veicoli smontati, hanno eseguito una prima attività di perquisizione delegata che ha consentito di rinvenire e sequestrare un’officina abusiva e locali dove erano accumulati centinaia di ricambi di autoveicoli, con parti meccaniche e di carrozzeria, con numerose carcasse di veicoli in disuso, unitamente a veicoli radiati per esportazione, per rottamazione o gravati da fermo amministrativo, per i quali il proprietario dell’area non aveva alcun titolo di detenzione.
Sequestrate anche targhe e documentazione originale riconducibile a veicoli radiati o rottamati, sempre detenuta senza alcun titolo dal proprietario della struttura.
Complessivamente le prime attività di perquisizione, a carico di quattro persone di nazionalità serba, hanno portato al sequestro di 12 autoveicoli di cui 4 in palese stato di fuori uso, 4 ciclomotori, un’officina ed un deposito di pezzi di ricambio, unitamente a targhe, certificati di proprietà e carte di circolazione detenuti abusivamente dal proprietario dell’area. Dopo il primo intervento è iniziata una scrupolosa attività di verifica della documentazione rinvenuta e di monitoraggio degli spostamenti delle bisarche che da Jesi esportavano le
autovetture nei balcani, attività che ha condotto alla denuncia di 5 società e 23 persone, tra cui titolari e dipendenti di quattro agenzie pratiche auto, e rappresentanti legali di quattro concessionarie di vendita di autoveicoli oltre ad alcuni intermediari, tutti denunciati a diverso titolo per i reati di truffa, falso documentale, uso di atto falso, falsità dei registri e notificazioni, attività di meccanico non autorizzata, gestione e combustione illecita dei rifiuti.
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