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Fabriano Il Questore Capocasa visita la comunità Papa Giovanni XXIII

Il Questore ha richiamato i giovani all’importanza dello studio e dell’impegno nel rispetto delle regole

Fabriano – Il Questore della Provincia di Ancona Cesare Capocasa ha fatto visita agli accolti della Comunità Papa Giovanni XXIII e all’Associazione Pace In Terra.

A dargli il benvenuto è stato don Aldo Buonaiuto che ha mostrato al Questore le attività formative e laboratoriali che condividono gli ospiti di queste realtà associative.

Il Questore si è poi fermato a dialogare con i giovani profughi dei centri di accoglienza che frequentano ogni giorno un corso di lingua italiana nella Parrocchia di San Nicolò a Fabriano. 

Gli operatori presenti hanno regalato al Questore e al Commissario di Fabriano Angelo Sebastianelli alcuni oggetti natalizi realizzati nel laboratorio artigianale “Le cose Belle” dalle giovani ragazze vittime di violenza e da altri accolti con varie fragilità.

Il Questore ha richiamato i giovani all’importanza dello studio e dell’impegno nel rispetto delle regole come primo passo in un percorso di accoglienza e integrazione sociale.

«La possibilità di trovare lavoro – ha evidenziato il Questore Capocasa – è l’auspicio di tutti nella consapevolezza delle tante difficoltà socio-economiche che sta attraversando il nostro Paese». 

Durante l’incontro è nata l’idea di realizzare delle partite di calcio tra gli accolti presenti e il personale della Polizia di Stato con il coinvolgimento di un arbitro d’eccezione. L’evento si terrà dopo le feste natalizie nel campo sportivo della Parrocchia di San Nicolò.

«Ringrazio la Polizia di Stato – ha concluso don Aldo Buonaiuto – per l’attenzione e la vicinanza del Signor Questore e di tutti gli uomini e le donne delle Forze dell’Ordine sempre presenti con grande umanità e professionalità nello svolgimento del loro importante servizio. In questa realtà tutte le forze di Polizia sono di esempio per la grande disponibilità e prossimità verso tutti i cittadini che non si sentono abbandonati nelle difficoltà. Un plauso rivolgo al Questore per la sua particolare vicinanza ai più fragili e deboli della società».

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