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SANITA’ Area Vasta 2, Fp Cgil: «Regione Marche: responsabilità e coraggio sui precari»

Il sindacato definisce «deludente il tavolo, grave l’assenza dell’assessore e dell’Asur regionale», il 23 marzo nuovo incontro

ANCONA, 15 marzo 2022Deludente il tavolo svolto in Regione il 9 marzo scorso sui precari della sanità.

«Presente il Servizio Sanità – spiega Giacomo Mancinelli, componente Rsu per la Fp Cgil dell’Area Vasta 2 -. Grave l’assenza dell’assessore alla salute e dell’Asur Marche, presenti invece gli altri enti del Ssr Marche, ossia le Aziende Ospedaliere Marche Nord e Torrette di Ancona, e l’Inrca. Impacciata la Regione Marche che ha ammesso di non conoscere il quadro relativo allo stato delle proroghe dei precari, capace solamente di recitare la solita solfa, cioè quella del rispetto dei vincoli finanziari riguardo al rispetto dei tetti di spesa sul personale».

Ma «indisponibile ad ammettere l’assoluta inadeguatezza dei tetti di spesa sul personale imposti alle Aree Vaste», per cui servirebbe adesso un urgente atto di responsabilità e coraggio da parte della Regione Marche, per salvaguardare i Lea, Livelli essenziali di assistenza, ovvero «evitare la perdita di tutti quei precari, tantissimi, che in scadenza di contratto a tempo determinato già nel corrente mese, e nei mesi a seguire, non verranno rinnovati. L’Area Vasta 2 già in questo mese perde una trentina di operatori socio sanitari, una enormità!».

E nei mesi a seguire il dato sarà anche peggiore, e «riguarderà pure gli altri profili professionali, i sanitari, su tutti il personale infermieristico. Abbiamo consigliato alla Regione Marche una soluzione come quella adottata nel 2010» con un accordo regionale che sancì, in deroga ai vincoli, la proroga straordinaria di tutti i precari per il bene dei servizi e della collettività.

Ed oggi che ci sono problemi quali il Covid-19 ed il conflitto Russia/Ucraina, e che «ci troviamo (si auspica) nelle more della rivisitazione dei tetti di spesa da riformulare in coerenza con gli investimenti di cui al Pnrr e al Masterplan di edilizia sanitaria, la Regione Marche dovrebbe mostrare analoga responsabilità e coraggio, che servirebbe peraltro per dare respiro alle Liste di attesa. Non giustifichiamo in alcun modo questa ostinazione».

E mentre la Regione Marche «tarda a tendere la mano, osserviamo, con dispiacere, come si preoccupi piuttosto di cose sicuramente meno importanti, in questa fase, della prioritaria proroga dei precari, quali organizzare la festa del trentennale del 118 per il giorno 17 marzo, invitando i privati, e discutere in assise di interrogazioni quali quella sullo spazio nursery e baby pit stop per i dipendenti della stessa Regione Marche. Un nuovo tavolo è fissato per il giorno 23 marzo, ma i precari non rinnovati scadono già dal giorno 15 corrente mese».

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