Cronaca
JESI VALENTINA, IL MITO SI TRASFORMA IN LEGGENDA
27 Aprile 2016
JESI, 27 aprile 2016 – «Oggi è un giorno speciale», scriveva ieri sulla sua pagina sociale di fb Valentina Vezzali, l’atleta jesina mito del fioretto e dello sport mondiali. Palmares intraducibile per comuni mortali, pluricampionessa olimpica e mondiale, portabandiera alle Olimpiadi di Londra 2012 e tanto altro. La più grande in assoluto. Uno dei gioielli più preziosi usciti da quella fucina di campioni che è il Club scherma Jesi che tanto lustro ha dato e continua a dare, nel mondo, alla nostra scuola e alla nostra città. E la sua città, proprio il 15 febbraio scorso, all’indomani del compimento dei suoi 42 anni d’età, ha voluto onorarla ricevendola di fronte al consesso riunito del Consiglio comunale.
Ieri dunque, 26 aprile, l’ultimo, annunciato, assalto, prima del ritiro: il mondiale di Rio de Janeiro con la conquista dell’argento a squadre.
«Salgo in pedana per l’ultima volta. Lascio nella consapevolezza di aver dato tutto quello che potevo dare e di aver ricevuto altrettanto. Avrei tante cose da dire… le ho condensate in un video».
E nel video – accompagnato da un sottofondo musicale – Valentina, che indossa i panni candidi della schermitrice, ci lascia queste parole: «Nella scherma oltre che il senso della misura è fondamentale una buona scelta di tempo. C’è un tempo per tutto e credo che questo sia il giusto tempo per togliere la maschera, appendere il fioretto al chiodo e avviare un nuovo inizio.
La scherma è stata la mia vita, il fioretto mi accompagna da quando avevo poco più di 6 anni e insieme abbiamo condiviso emozioni, delusioni, medaglie, infortuni, attimi di gioia e attimi di rabbia.
Lascio la pedana nella consapevolezza di aver dato tutto quello che potevo dare a questo affascinante sport e la certezza di aver ricevuto almeno altrettanto.
Ho due splendidi figli, una famiglia meravigliosa, e da tempo ho cominciato a misurarmi nella vita anche fuori dalla pedana. Ma lasciare questo grande amore, comunque, non è facile. Ma di una cosa sono certa, la scherma mi ha insegnato a battermi e a non mollare mai. Ha formato il mio Dna e nella vita dopo ogni fine c’è sempre un inizio: e io non vedo il tramonto ma l’alba di nuove sfide da affrontare e vincere». Alla Gazzetta dello Sport, inoltre, aveva affidato il suo pensiero e i suoi ricordi, in una pagina da lei firmata.
Anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha twittato il suo omaggio e i suoi saluti a Valentina – che è anche deputata – la quale «conclude una straordinaria carriera sportiva. In questi anni ci ha reso orgogliosi».
E poi Margherita Granbassi, compagna di grandi pedane, che ricorda come “un assalto con Valentina ne valeva 10 con qualunque altra… E’ difficile pensare a Valentina senza scherma ma è ancor più difficile pensare alla scherma senza Valentina. Buona seconda vita vecchia Vale!”
Come qualcuno ha detto, il mito si trasforma in leggenda.