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Cronaca

JESI “EDERA VELENOSA”, UNA RIFLESSIONE SUL FEMMINICIDIO E VIOLENZA DI GENERE

JESI, 20 marzo 2018 – Tra i fenomeni più frequenti che si verificano nella nostra società il femminicidio è senza dubbio il più orribile, quello più odioso per l’uomo che lo attua e per l’umanità intera.

Non c’è giustificazione che tenga di fronte a fatti che quasi quotidianamente riempiono le cronache nazionali. Nelle poche settimane trascorse dall’inizio di questo 2018 sono già 18 i casi di femminicidio dei quali la cronaca nazionale si è interessata; in pratica ogni circa 60 ore una donna muore per colpa di un uomo che prima la amava e che poi, magari perché respinto per i suoi comportamenti, ha tentato di respingerlo per la sua aggressività, per il forte senso di possesso.

Perché succedono questi fatti? C’è qualcosa che la società può fare per eliminare questi comportamenti insani? Al momento non sembra ci siano soluzioni per scacciare questo fenomeno perché il marcio non si può estirpare, occorre prevenirlo, intervenire sui comportamenti, educare al rispetto della vita e dell’altra/o. Questa educazione dovrebbe arrivare dalla famiglia, ma anche dalla scuola e dalla società dove, specialmente i più giovani, trascorrono il loro tempo.

Di questa problematica se ne sono fatti carico il “Centro Studi Piero Calamandrei” e l’Assessore alla Legalità; il responsabile del primo, GianFranco Berti e il titolare del secondo, Luca Butini, presente Serena Gambelli del Calamandrei, hanno presentato alla stampa una iniziativa rivolta sia ai giovanissimi studenti di terza media che alla popolazione tutta.

Nel primo pomeriggio di venerdì prossimo, 228 allievi che frequentano le scuole medie: Savoia e Federico II di Jesi e quelli provenienti dagli istituti di San Marcello e Monsano , accompagnati da 16 loro insegnanti, varcheranno la soglia del Teatro Pergolesi per assistere ad “Edera velenosa”, un interessante ed intenso monologo che vede protagonista Venusia Morena Zampolini.

Questa giovane attrice catalizzerà l’attenzione dei giovanissimi spettatori proponendo loro il contenuto di ben 16 pagine incentrate sul tema della serata, quello della violenza gratuita sulle donne perpetrata da uomini possessivi che si trasformano in carnefici.

“Per questo – si legge nel volantino che pubblicizza l’evento teatrale – è importante conoscere, capire, non minimizzare, non sottovalutare, non giustificare … non perdonare perché accettare significa permettere, perché la violenza domestica è una spirale malata che si nutre di se stessa, di menzogne, di non detti, di paure, di silenzi; una spirale che se non viene interrotta può privare la donna delle sua giovinezza, dei suoi sorrisi, della sua dignità, della sua vita”.

Fino a qualche lustro addietro il dramma del femminicidio era un problema da trattare con i giovani, oggi, come ha detto l’Assessore, “riguarda i ragazzi, in particolare quelli di terza media”, perché il fenomeno si sta allargando, coinvolgendo sempre più i minorenni. “Edera velenosa tratta di violenza di genere – dice Berti – racconta di 2 ragazzi che dall’amicizia passano all’amore, alla frequentazione continua, all’unione per poi trasformarsi in comportamenti aggressivi.

Edera Velenosa, come detto, sarà presentato da Venusia Morena Zampaloni che reciterà il testo di Stefano Tosoni che coadiuverò alla regia Alessandro Rutili.

sedulio brazzini

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