Attualità
JESI GEMMA PERCHI, L’OMAGGIO DELLA CITTÀ ALLA CORAGGIOSA OPERAIA
1 Maggio 2019
Le battaglie della sindacalista hanno portato i lavoratori all’ottenimento della riduzione dell’orario giornaliero di lavoro ad 8 ore
JESI, 1 maggio 2019 – Dopo la bella e partecipata manifestazione di ieri pomeriggio (30 aprile) svoltasi all’interno della scuola “Gemma Perchi”, in località Minonna, la commemorazione della sindacalista, protagonista delle battaglie sindacali, che agli inizi del secolo scorso hanno portato i lavoratori all’ottenimento della riduzione dell’orario giornaliero di lavoro ad 8 ore, è proseguita questa mattina con una solenne commemorazione tenutasi di fronte alla tomba della Perchi, situata nel Campo VI del cimitero principale.
Qui l’energica e combattiva filandara giace accanto al marito, Vincenzo Gatti. Questa mattina, di fronte alla lapide, si sono ritrovate alcune autorità civili e religiose, Alberto Rossetti pronipote della scomparsa (alla festa di ieri sera ha presenziato il fratello Giovanni), alcuni cittadini e gli organizzatore della manifestazione “Cent’annidiOttoOre” che dal 26 aprile scorso (con anteprima il 17 aprile) sta coinvolgendo la cittadinanza.
Alle ore 10,30, come previsto dal programma, il vice sindaco Luca Butini ha dato il via alla commemorazione invitando il duo Marco Gigli (chitarra) e Gastone Pietrucci ad intonare un triste canto che ricorda gli sforzi ed i sacrifici delle lavoratrici all’epoca delle filande.
Butini ha poi invitato l’assessore del comune di Staffolo, Selena Morici, ed il sindaco di Morro d’Alba, Enrico Ciarimboli, a commentare il momento di ricordo della battagliera jesina vissuta tra il 1873 ed il 1957.
Nel frattempo sul ballatoio del Campo V sono arrivate altre persone che si sono volute stringere nel ricordo della Perchi e assistere alla deposizione di una corona d’alloro di fronte al loculo che custodisce le spoglie della donna. È toccato poi al vescovo don Gerardo Rocconi impartire la benedizione non prima di aver ricordato i valori della celebrata, prendendo come spunto proprio i versi della canzone inizialmente intonata da Pietrucci. Un caldo, spontaneo applauso ha concluso la toccante mattinata di commemorazione di Gemma Perchi.
(Sedulio Brazzini)
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