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CHIARAVALLE SI VENDE LA FARMACIA COMUNALE? I GESTORI: «IN QUESTO CASO C’È UN DIRITTO DI PRELAZIONE»

CHIARAVALLE, 17 febbraio 2017 – Si sentono un po’ sotto l’occhio del ciclone alla farmacia comunale di via Circonvallazione, eppure fino a pochi anni fa l’amministrazione comunale sosteneva che la struttura sarebbe stata una risorsa importante per Chiaravalle. “La nostra è una realtà viva – dice il dott. Giovanni Battista Zeppilli, direttore della farmacia comunale – apprezzata da tanti cittadini e ormai consolidata nella società chiaravallese. Anche il quartiere del campo Boario si è sviluppato ed ha visto aprire qualche ambulatorio e anche qualche negozio dopo che nel 2008 la farmacia comunale aveva inaugurato la sua attività”. Fatto è che da anni le voci di possibile vendita ai privati da parte del comune si susseguono con una certa costanza tanto che il dott. Zeppilli e la moglie Luigina De Angelis che lavora con lui nella farmacia non nascondono una certa preoccupazione. “Partecipammo ad un bando nel 2007 per acquisire il 40% delle quote offrendo e pagando oltre 255 mila euro mentre il 60% è di proprietà comunale. Eravamo gli unici partecipanti al bando ed anche grazie a noi la farmacia rimase di proprietà comunale”.

Il dott. Zeppilli e la moglie vivono a Cerreto d’Esi: tutti i giorni si sobbarcano molti chilometri e fronteggiano tanti sacrifici per poter lavorare con entusiasmo e costanza e rivendicano il merito di aver creduto in questa realtà. “Pur non essendo di Chiaravalle – dicono – l’abbiamo fatta crescere  ed ora vorremo sapere se il Comune vuole mantenere questa situazione o vuole cederla ai privati anche perché in quel caso noi avremmo diritto ad essere interpellati per primi visto che c’è un diritto di prelazione da parte nostra. Per noi è il lavoro quotidiano ma l’ente locale ha avuto i vantaggi più consistenti: intanto introita da noi gestori ogni mese 2440 euro lordi per l’affitto dei locali e poi ha visto crescere in maniera esponenziale il fatturato prodotto dalla farmacia comunale. Qui prima c’era solo un capannone obsoleto ed ora c’è una realtà che in tanti ci invidiano. Pur vivendo tempi di crisi e in una città dove esistevano già tre farmacie storiche affermate per noi non è stato facile avviare l’attività: eppure ci abbiamo creduto e ci abbiamo investito molto sia economicamente che in termini di impegno”.

Il fatturato della farmacia comunale supera il milione di euro ogni anno e il bilancio è in attivo. “Eppure viviamo nell’incertezza: noi siamo sereni e così anche le altre addette che lavorano con noi ma ci dispiace che si rincorrano voci sulla vendita della farmacia come se il Comune non fosse soddisfatto della gestione. Pur pagando un affitto molto alto abbiamo dimostrato di avere le carte in regola per sviluppare bene il nostro lavoro: per Chiaravalle è una grande risorsa ed un servizio molto significativo avere questa farmacia comunale. Intorno a noi sono aperti alcuni ambulatori di medici e psicologi, il centro antidiabetico dell’Inrca. Penso che i nostri sacrifici meritino una gratificazione e una conferma da parte dell’amministrazione comunale”.

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