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FABRIANO Inaugurato l’Oratorio Carlo Acutis, un dono alla comunità

Un oratorio fortemente voluto un questo momento di ritorno al quotidiano come lo conoscevamo prima dell’emergenza Covid

FABRIANO, 14 ottobre 2021 – Si è tenuta ieri alle 18.00 l’inaugurazione dell’Oratorio Carlo Acutis, della parrocchia San Nicolò, con sede in via Romualdo Sassi, al quale erano presenti il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il prefetto della provincia di Ancona Darco Pellos, il GIP del tribunale di Perugia Natalia Giubilei, l’Arcivescovo Mons. Francesco Massara, don Aldo Buonaiuto e il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli. A moderare gli interventi il Direttore Rai Parlamento, Antonio Preziosi.

L’incontro è iniziato con i saluti in diretta streaming di Antonia, mamma del beato Carlo Acutis – scomparso prematuramente nel 2006. 

«Carlo era un ragazzo che ha vissuto una vita ordinaria, con la differenza che metteva al centro di ogni cosa Cristodice Antonia – praticava la lettura quotidiana della parola, aiutava concretamente le persone intorno a lui, dai senzatetto che incontrava per strada agli amici in difficoltà. Per questo può essere un modello per i giovani ancora oggi». 

Un oratorio fortemente voluto, un luogo d’incontro di cui c’è necessità, in questo momento di ritorno al quotidiano come lo conoscevamo prima dell’emergenza Covid.  

«Al centro di questa inaugurazione ci sono i bambini e i giovani e un’esperienza di ricostruzione – dice Antonio Preziosi – ricostruzione che riguarda una categoria non solo fisica ma morale».

La discussione continua con l’intervento di Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche: «C’è una necessità di incontrarsi per stare insieme, e bisogna restituire alle comunità dei luoghi dove i giovani possono incontrarsi, dialogare, creare legami di amicizia. Parliamo di un incontro disinteressato, che va al di là delle diversità – dice Acquaroli – La società sta attraversando una profonda trasformazione, e c’è la necessità di sentirci comunità, ricostruire i rapporti interpersonali e non perdere l’abitudine di incontrarsi». 

Presidente dell Regione Francesco Acquaroli

«Carlo Acutis era definito il protettore di Internet – dice poi il prefetto Darco Pellos – era molto attento che Internet visto fosse strumento che serve per crescere e non per deteriorare i propri comportamenti».

Importante anche l’intervento del magistrato Natalia Giubilei, che ha spiegato il ruolo della magistratura nella protezione dei giovani e bambini

«La maggior parte dei giovani che commettono reati vive un ambiente di disagio. Questi giovani hanno bisogno di comunicare ed essere capiti, e cercano quindi membri di aggregazione, oggi soprattutto attraverso i social, strumento che messo in mano a soggetti troppo giovani può essere pericoloso – spiega Natalia Giubilei – la prevenzione delle situazioni di reato, che possono andare dallo spaccio a l’adescamento in rete, deve partire dalle famiglie, anzitutto attraverso l’ascolto e l’attenzione». 

Un grande antidoto a queste aberrazioni può essere lo sport, ecco allora i saluti di Giorgio Farroni, campione ciclista  paraolimpico, e Sofia Raffaeli, campionessa ginnasta delle Farfalle Azzurre. Sofia e Giorgio parlano di impegno e di incontro con altre persone «Lo sport aiuta noi ragazzi a tenerci occupati e uniti».

L’incontro si conclude con i saluti del vescovo Mons. Francesco Massara «Siamo sempre abituati a sentire che i ragazzi sono il futuro della società, io invece ritengo che siano il presente, e ne dobbiamo avere cura.Ogni parrocchia dovrebbe quindi avere un oratorio».

Al termine dell’incontro sono stati consegnati agli intervenuti dei piccoli doni fatti dai bambini della parrocchia di San Nicolò. Presenti anche i bambini provenienti da Kabul.

Don Maurizio Praticelli, parroco della “terra dei fuochi”, ha inviato i proprio saluti attraverso un video messaggio non potendo essere presente all’incontro.

Sara Marinucci

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