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Cronaca

FABRIANO LA ROTATORIA CANCELLATA, L’IRA FUNESTA DI LILIA (NOI ASSIEME): “CI HO MESSO LA FACCIA CON I CITTADINI”

Lilia Malefora

Lilia Malefora

FABRIANO, 27 luglio 2016 – Fibrillazioni nella maggioranza che sostiene il sindaco Giancarlo Sagramola. Lilia Malefora, componente del gruppo Noi Assieme, ha fortemente criticato la delibera della Giunta comunale con la quale si è decisa una variazione all’elenco triennale delle opere pubbliche. Vale a dire di rinviare al 2018 la costruzione della rotatoria in corrispondenza dell’incrocio tra la SS. 76 storica e la SP. 256 in zona farmacia di Borgo Tufico per un importo pari a 254mila euro, finanziata totalmente dalla società Quadrilatero Spa quale opera di compensazione per i lavori del raddoppio della SS. 76. In cambio, parte di questa cifra, 200mila euro – che elargirà sempre la Quadrilatero all’Ente municipale – sarà utilizzata per la manutenzione straordinaria delle strade comunali. La restante parte, 54mila euro, sommati ai 200mila euro che dal Comune ci si prefigge di incassare con la vendita all’incanto di beni pubblici, nel 2018, consentirebbero di riprendere il discorso circa la costruzione della rotatoria. A patto che, appunto, si riescano effettivamente ad incassare i 200mila euro. Altrimenti? Si lascerà una “rogna” alla nuova Amministrazione comunale. Dunque, all’insegna del meglio di un uovo oggi che la gallina domani, il ragionamento di Sagramola in vista dell’appuntamento elettorale del 2017.

JpegEbbene, ieri pomeriggio, 26 luglio, si è svolta una riunione congiunta della 2° e 3° commissione consiliare, durante la quale è stata illustrata la delibera in questione. Ci si aspettavano strali dalle opposizioni. Ed invece, a sorpresa, a prendere la parola è stata Lilia Malefora, consigliere comunale di maggioranza e componente del gruppo Noi Assieme. «Io ci ho messo la faccia con i cittadini di Albacina che stanno pagando, da anni, un conto salatissimo per l’invasività del cantiere della Quadrilatero. E tu, sindaco Sagramola, pubblicamente davanti ai residenti, hai confermato la realizzazione dell’opera. Non è possibile che si agisca in questo modo. Qui c’è da salvaguardare un buon numero di elettori-residenti che contavano, come risarcimento, sulla realizzazione di questa importante opera pubblica». Parole difficilmente fraintendibili, con chiaro riferimento alle vere intenzioni del primo cittadino. E, cioè, di utilizzare questi fondi, 200mila euro, per “riasfaltare” la propria immagine politica a meno di un anno dall’appuntamento elettorale, con Sagramola che punta al bis. Insomma, una delibera acchiappa consensi considerato che dal giorno del suo insediamento ad oggi, le segnalazioni per come sono ridotte le strade, non solo quelle secondaria, ma anche le principali, si moltiplicano.

Dunque, una delibera che sarà votata domani, 28 luglio, dal consiglio comunale. Ed ecco, allora, per non correre alcun rischio che il duo sindaco e vicesindaco, rispettivamente Giancarlo Sagramola e Angelo Tini, hanno subito incontrato la Malefora, al termine della riunione delle due commissioni consiliari. «È vero, ho avuto un chiarimento politico con Sagramola e Tini. Ho chiesto loro che gran parte di questi fondi siano, comunque, destinati a lavori per Albacina. Abbiamo, quindi, deciso che convocherò un’assemblea dei residenti e chiederò loro un elenco di lavori prioritari da effettuare. Quindi, l’ufficio tecnico comunale farà il conteggio e, mi hanno chiaramente rassicurato sindaco e vice, che – magari non tutti – avranno la priorità di realizzazione attraverso l’impiego dei fondi provenienti dalla Quadrilatero. Domani, in consiglio comunale, pubblicamente racconterò questo, aggiungendo che voterò l’atto proprio in virtù di queste rassicurazioni politiche avute». Dunque, fibrillazione in maggioranza sedata, ma buona parte dei fondi prenotati per Albacina, «a titolo di risarcimento per l’invasività, da anni, del cantiere Quadrilatero», come ribadisce, in conclusione, la stessa Malefora. Una gatta da pelare di non poco conto per l’operazione rielezione che Sagramola ha già lanciato, gli scontenti anche in questo caso non mancheranno. Dalla sua, però, potrà giocare con la politica dell’annuncio. Vale a dire, si pubblicizza cosa si vuole realizzare con i 200mila euro e poi, magari, contare proprio sul fattore tempo: se si realizzano effettivamente prima o dopo l’appuntamento con le urne, non fa nulla. Intanto, lo spot elettorale passa, magari si racimolano voti in più in virtù dell’annuncio stesso e poi si vedrà.

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