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Cronaca

Falconara Invalidi e senza reddito, il Natale di chi non ce la fa

Una casa all’asta e senza riscaldamento e con genitori anziani e malati: «Tutti ci chiudono la porta in faccia»

di Gianluca Fenucci

Falconara, 24 dicembre 2022 – «Siamo malati, invalidi e senza emolumenti: invece che aiutarci e assisterci, tutti ci chiudono la porta in faccia e l’assistente sociale del Comune di Falconara non ci è mai venuta incontro».

E’ un Natale triste che più triste non si può quello della famiglia Baldoni, con una casa all’asta e senza riscaldamento e con genitori anziani e invalidi.

«Da anni abbiamo chiesto un aiuto economico al Comune – dice una delle figlie della coppia di anziani – abbiamo una casa andata all’asta 5 anni fa e siamo senza riscaldamento, i muri con le muffe da ogni parte, io sono malata di asma e sono invalida al 100%, non ho un reddito e nessuno ci ha aiutato. Abbiamo chiesto una casa popolare, una casa d’emergenza, almeno per i mesi invernali, in casa eravamo in 6, con mia madre e mio padre che hanno gravi patologie, ma nessuno ha mai mosso un dito. Addirittura l’assistente sociale del Comune si è permessa di rimproverarci, dicendomi che dobbiamo andare a lavorare sia io che mia sorella Tiziana, anche lei con gravi patologie post Covid che le hanno causato il collasso di un polmone tanto che è stata intubata 7 mesi ed è viva per miracolo.

L’assistente sociale ha fatto spallucce e ci ha detto le testuali parole: “se non avete i termosifoni, andate a compravi le stufette!”. Una cosa inaudita».

Il capofamiglia Franco, che è su una sedia a rotelle, ha partecipato alla domanda per le case popolari ma gli hanno presentato case inadeguate, ai piani alti, con tante scale.

«Ci hanno detto di cercarci una casa che il Comune darebbe un contributo, ma chi ci dà una casa se non abbiamo redditi? La casa di via Flaminia dove vivono i miei con mia sorella, perché nel frattempo io ed il mio compagno siamo andati ad abitare in un’altra casa, è senza riscaldamento. Mio padre Franco è in sedia a rotelle dopo avere avuto una grave ischemia e mio fratello Fabrizio accudisce mia madre: sono in 4 in quella casa e sono in gravi difficoltà. Ho chiesto tanti appuntamenti in Comune ma nessuno mi risponde. Spero che il Sindaco si metta una mano sulla coscienza. Abbiamo un reddito Isee molto basso ma nessuno ci ascolta. Vogliamo solo una casa popolare e non ne possiamo più di subire angherie e ingiustizie. Ci hanno detto che nel 2023 ci sarà un altro bando ma chissà se mia sorella e i miei genitori ci arriveranno».

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