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Cronaca

JESI IN CONSIGLIO COMUNALE, IL DONO (GRADITO) DI NICOLA ROSSINI ALLA CITTÀ

Nella foto: Nicola Rossini

Nella foto: Nicola Rossini

Una delle sei opere che Rossini ha donato alla Pinacoteca

Una delle sei opere che Rossini ha donato alla Pinacoteca

JESI, 15 febbraio 2016 – La prima parte del Consiglio comunale odierno ha offerto una simpatica parentesi rispetto ai contenuti degli argomenti all’ordine del giorno; poco dopo le 12,30, infatti, nell’aula consiliare ha fatto il suo ingresso Nicola Rossini, un arzillo pensionato che a dispetto dei suoi 93 anni riesce ancora ad entusiasmare ed attirare la gente. Rossini, che ci tiene ad essere uno jesino, vive da anni a Parma dove recentemente ha subito la perdita della sua amata consorte. Non molti conoscono questa persona che ha mantenuto rapporti costanti con il gruppo cabarettistico Onafifetti. Già dipendente della Banca Nazionale del Lavoro nell’agenzia di Jesi, l’arzillo ex impiegato bancario, nonché: pittore, attore, scenografo e fine dicitore, ha girato l’Italia al Nord e al Sud; in ogni luogo in cui è stato ha realizzato dei dipinti caratteristici della zona. Questa mattina alcuni di queste opere pittoriche – sei per l’esattezza – il Rossini le ha donate alla “sua” Jesi dalla quale ha iniziato la sua lunga carriera esistenziale, città che ricorda ancora suo padre, Silvano, poeta dialettale jesino del quale si ricorda il suo libro (introvabile) “Jesi fra storia e leggenda dalle origini al 1860”. Pur vivendo ormai lontano dal capoluogo della Vallesina, Rossini ha continuato a tenere rapporti con gli Onafifetti, gruppo  che, ci ha confidato, ha seguito fin dal suo nascere e sul quale si aggiorna per conoscere gli appuntamenti.

Gli amministratori cittadini ed i consiglieri comunali hanno seguito con attenzione, curiosità e simpatia l’intervento che il Rossini ha tenuto in aula dove ha raccontato alcuni episodi della sua adolescenza e gioventù, a cominciare dall’episodio che ha dato vita alla sua passione per la pittura, quando un burbero insegnante (prof. Colletta) lo rimandò perché non sapeva disegnare. Alla seduta, oltre al figlio dell’artista istrionico, anche Armando Ginesi, il critico d’arte che ha avuto parole di compiacimento per l’opera del Rossini. Un ringraziamento ed un augurio da parte degli amministratori – in particolare dal presidente del Consiglio Comunale, Avv. Daniele Massaccesi che lo ha voluto seduto tra quei banchi – ha chiuso questa simpatica parentesi.

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