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Cronaca

JESI LA RICORRENZA DELLA LIBERAZIONE, PER COLPA DEL CALDO ANNIVERSARIO IN NOTTURNA: CERIMONIA AGLI ORTI PACE

LIBER2JESI, 19 luglio 2016  – Neanche il caldo di queste giornate impedirà di ricordare una data storica per la città; domani, 20 luglio, la collettività commemorerà il 72° anniversario della liberazione della città dall’occupazione nazifascista. Per evitare i disagi del caldo e per consentire una larga partecipazione di cittadini l’Amministrazione comunale ha deciso di ricordare la storica data in notturna. Il programma ufficiale prevede, alle ore 21, il ritrovo dei partecipanti in Piazza Baccio Pontelli, accanto alla sede dell’Associazione Bersaglieri in congedo; da qui si partirà in direzione dei giardini degli Orti Pace, in via Setificio, dove, alle 21,15, ci sarà la deposizione di una corona d’alloro davanti al monumento che ricorda il sacrificio dei Bersaglieri che contribuirono, con la loro vita, alla liberazione della città. È proprio qui, davanti a quest’opera di Giuseppe Campitelli inaugurata nel maggio 1985 che ricorda la battaglia di Montegranale del 19 luglio 1944 che si terrà il discorso ufficiale da parte delle autorità.

Anche se le vicende che si vogliono ricordare in questa occasione sono ormai lontane nel tempo, è giusto che i bambini ed i giovani ricordino questa pagina della storia cittadina, una pagina ricca di gioia per il popolo, ma al tempo stesso piena di dolore per le tante vite costate alla società italiana.

Nella nota emessa dal Comune per ricordare le manifestazioni in programma domani sera agli Orti Pace si descrive sinteticamente le vicende di 72 anni or sono attingendo da quanto scritto dal compianto scrittore e giornalista Giuseppe Luconi nel suo libro “L’anno più lungo”; qui dopo aver ricordato quanto avvenuto il 19 luglio con la battaglia di Montegranale, Luconi scrive: “all’alba (del 20 giugno ndr) il generale Utili si trova sul crinale fra il Musone e l’Esino per vedere da dove tirano gli “88” tedeschi. Poi l’ordine. Avanti gli alpini. Sono le 6 del mattino. La 3/a compagnia del battaglione al’pini “Piemonte”, comandata dal Capitano Barbieri, attraversa per prima il fiume ed entra a Jesi … I pochi abitanti che sono rimasti a Jesi rimangono dapprima stupiti di trovarsi di fronte ai nostri gagliardi fanti della montagna … Però, dopo il primo attimo di sbalordimento, la loro gioia si manifesta in pieno ed i nostri soldati vengono letteralmente portati in trionfo mentre dalle finestre cominciano a sventolare i primo tricolori”. E proprio questa immagine è stata quella ricordata dall’indimenticabile Valeria Moriconi che dalle finestre di casa sua, in via Mura Orientali, assistette al lento avvicinamento dei soldati liberatori alla città.

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