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JESI MUSEO ITINERANTE: IN VIAGGIO CON LA STORIA DEL CALCIO

JESI, 5 giugno 2018 – Dal 15 giugno prossimo e fino alla fine del mese la città di Jesi sarà la “capitale” dei campionati mondiali di calcio disputatisi fin dal lontano 1930; all’indomani dell’apertura dell’edizione 2018 in Russia nelle sale di Palazzo Honorati – Carotti (ex sede del Tribunale) sarà possibile ammirare cimeli storici dello sport più seguito al mondo.

L’esposizione si deve all’AICS (Associazione italiana cultura sport) che ha voluto trasformare questo evento in “Viaggio con la storia del calcio” scegliendo Jesi come “Città internazionale dello sport” per i suoi trascorsi in campo sportivo e per i successi recenti in molte discipline.

Nella scelta non ha certamente influito quella recente che inorgoglisce la città, vale a dire la chiamata di Roberto Mancini alla guida della Nazionale Azzurra di calcio. L’esposizione è itinerante in Italia e già nelle precedenti tappe di Perugia, Forlì, Vasto, Potenza e Nocera Umbra ha richiamato migliaia di visitatori incuriositi dalle centinaia di reperti esposti in tante vetrine.

L’evento è stato presentato questa mattina in Comune dall’assessore allo sport, Ugo Coltorti, dal Presidente dell’Aics Marche, Giorgio Sartini, dall’organizzatore locale, Enrico Brazzini, presenti Aldo Mancini, babbo del CT della Nazionale, Lidio Rocchi, ex calciatore ed amministratore pubblico.

Coltorti ha sottolineato la bellezza del sito che ospiterà la mostra, un antico palazzo nel cuore del centro storico ricco di bellezze architettoniche e di stanze dipinte; una sistemazione che non dovrebbe limitare l’affluenza dei visitatori per una serie di motivi. A tal proposito Brazzini ha fatto notare che il Palazzo si trova a due passi da siti solitamente frequentati dai turisti e dagli jesini, vale a dire la Cattedrale, il Museo Federico II Stupor Mundi, la bella piazza Federico II con la fontana dei leoni ed i giardini Sacco e Vanzetti circondati dalle trecentesche mura. Anche Sartini è convinto che la bellezza degli ambienti attirerà i visitatori, poi, rivolgendosi indirettamente ad Aldo Mancini ha “suggerito” la presenza del neo C.T. della nazionale alla cerimonia di inaugurazione, fissata per le ore 16,00 del 15 giugno. Un invito, quello di Sartini, rivolto non solo a Mancini, ma anche alle tante eccellenze dello sport cittadino e locale. E a proposito delle eccellenze sportive Brazzini ha affermato che sarebbe bello avere in città un museo permanente dello sport, considerato, appunto, il gran numero di atleti impegnati con successo in varie discipline; oltre al calcio, con Mancini, Marchegiani e Paolinelli, per citare i più noti, ci sono i tanti campioni olimpici e del mondo della scherma, a cominciare dalla Vezzali per poi passare alla Trillini, alla DiFrancisca a Cerioni. E che dire di Marisa Canafoglia e dei suoi successi sui pattini e del suo allenatore (poi consorte) Marcelloni, di Falappa e delle sue vittorie in moto. Insomma tantissimi (se dovevamo scrivere tutti i nomi non avremo finito mai) atleti che meriterebbero veramente un museo, accentuando ulteriormente il tiolo di “Città dello Sport” alla nostra Jesi.

Ma ritorniamo al Museo itinerante del Calcio ed all’intervento di Andrea Carloni all’incontro. Dopo aver ringraziato Coltorti e gli organizzatori ed aver sottolineato la mancata partecipazione dell’Italia a questi mondiali Carloni ha tenuto ad evidenziare come questa mostra sia l’unica tappa in terra marchigiana; per tale ragione intende coinvolgere le varie sezioni del Panatlhon sparse nella regione. “Occorre fare una grossa promozione anche a livello di società sportive”, di scuole e, in generale, tra i tantissimi appassionati del calcio.

Concludiamo col dire che la mostra itinerante del Museo del calcio internazionale che si andrà ad inaugurare il 15 prossimo la si deve sia all’associazione sportiva Leone Rampante, così come alla scuola di Calcio Roberto Mancini. All’inaugurazione saranno presenti: il Presidente nazionale AICS, l’onorevole Bruno Molea, Giorgio Sartini, il Sindaco, Massimo Bacci e l’Assessore regionale alla Cultura e Turismo, Moreno Pieroni.

Agli appassionati di calcio anticipiamo che oltre a divise delle nazionali di calcio che hanno disputato i mondiali, oltre a scarpette, palloni e curiosità potranno vedere il pallone usato nella prima partita internazionale (mai giocata) tra Scozia ed Inghilterra del 1872, le maglie autentiche di campioni del calibro di Cruujf, Maradona, Pelè, Falcao ed altri.

sedulio brazzini

 

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