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Cronaca

JESI UDIENZA PRELIMINARE, ESONDAZIONI DELL’ESINO NEL 2012 E 2013: DANNI ALL’OASI DI RIPA BIANCA

JESI, 25 febbraio 2016 – È  in programma per oggi, 25 febbraio, davanti al Gup del Tribunale dorico, Francesca Zagoreo, l’udienza preliminare relativa alle due esondazioni del fiume Esino  che, in tempi diversi, autunno 2012 e novembre 2013, procurarono danni ingenti con l’inondazione  all’Oasi “Ripa Bianca”.

A comparire saranno tre professionisti – Matteo Salvini, legale rappresentante della società Enel Green Power, Roberto Renzi, dirigente settore ambiente della Provincia e Daniele Giampieretti, geometra del comune di Jesi – a carico dei quali il pm Paolo Gubinelli aveva aperto un fascicolo nel 2013 in quanto ritenuti presunti responsabili, a vario titolo, delle due esondazioni.

In merito, il Gruppo di lavoro “Fiume EsinoMeetUp “Spazio libero Jesi, in un nota sottolinea come «i danni provocati dalle inondazioni dell’Esino, per i quali sono indagati tre professionisti,  non possono che allarmarci riguardo alla grave situazione nella quale continua a versare il nostro fiume. Auspichiamo, perciò, che la Magistratura possa accertare tutte le responsabilità a ogni livello».

L’analisi, quindi, mette in rilievo il fatto che «sulla questione fiume Esino gli esponenti politici jesini hanno in mano da due anni un dossier nel quale si spiega la storia secolare della briglia dell’Enel (alzata progressivamente, nel corso di un secolo, da 2 a 11 metri), dei rimpalli di competenze, del proliferare di studi e progetti, della inspiegata insabbiatura di un progetto già finanziato, della mancata manutenzione di quel tratto da parte dell’Enel per oltre 50 anni, del mancato controllo degli obblighi Enel  da parte degli enti preposti al demanio idrico».

«Del dossier in questione – continua la nota – si ha traccia nella Commissione ambiente del comune di Jesi, presieduta dal consigliere grillino. Della suddetta Commissione risultano riunioni dedicate anche a questo tema in data 22 aprile 2014, 9 giugno 2014, 16 ottobre 2014, quest’ultima convocata poi anche per il 24 dello stesso mese ponendo tra l’altro all’odg, testualmente: “La situazione del fiume Esino e la criticità del tratto Roncaglia-Ripa Bianca. A tal riguardo verrà discussa una relazione conclusiva  e riassuntiva del lavoro fatto nell’ultimo anno e mezzo dalla Commissione, con una analisi di tutta la vicenda e delle possibili prospettive”».

«A nostro avviso – sollecita ancora la nota – se non fosse già stato fatto, sarebbe il caso di metterlo al più presto a disposizione della magistratura inquirente, in modo che possa ricostruire i fatti compiutamente e completamente. Il M5S il 14 febbraio 2013 denuncia in aula la situazione, ma il suo intervento si esaurisce lì. I consiglieri comunali che hanno in mano il dossier sanno che esiste un grave problema di sicurezza, ma a oggi non hanno posto in essere alcuna azione concreta e risolutiva».

«Il Sindaco restituisce le risorse finanziarie al mittente e si appella alla Provincia. L’assessore all’ambiente, Cinzia Napolitano, è in contatto costante con il Wwf e pubblicizza sui giornali i “contratti di fiume”. Ma nessuno, proprio nessuno, che abbia coinvolto gli agricoltori e gli abitanti del bacino dell’Esino, a ridosso delle sponde. In compenso, in questo momento di grave recessione economica (solo il premier  Renzi vede positivo) si vieta la possibilità di fare legna nelle aree demaniali del fiumeperché il demanio fluviale sarebbe di competenza della Provincia” alla faccia dei “contratti di fiume” che proclamano sinergia tra i diversi attori del territorio! Su tutto questo veglia il provvidenziale inverno di siccità che fa sballare sì i limiti delle polveri sottili ma ci ha salvato almeno fino a ora, da probabilissime esondazioni disastrose».

 

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