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Cronaca

VERTENZA ELICA Presidio nel capoluogo ed incontro con il Prefetto

Le Rsu sono state accolte dal Prefetto durante la mobilitazione organizzata dal Coordinamento Unitario del gruppo

FABRIANO, 28 ottobre 2021 – Nella mattinata di oggi i lavoratori di Elica si sono ritrovati sotto la prefettura per proseguire la mobilitazione legata alla complessa vertenza che da diversi mesi sta animando la regione.

Una mobilitazione dopo la presentazione di un piano industriale duramente contestato da lavoratori e sindacati e per ricordare che nonostante i tanti incontri (ultimo quello al mise di un paio di settimane fa) le parti non sono ancora giunte ad una sintesi.

«Lo stato della vertenza – spiegano con una nota unitaria i sindacati – impone un ragionamento molto profondo in quanto, dal 31 marzo, delle situazioni si sono modificate e non si può non tenerle in considerazione. L’andamento dell’azienda è mutato ed oggi Elica un carico di lavoro importante e riesce a marginare come non era mai accaduto negli ultimi anni, di conseguenza le ragioni aziendali del piano annunciato 7 mesi fa, oggi vengono a mancare. Quello che invece rimane è il numero impressionante di cappe che sarà oggetto di delocalizzazione ( oltre un milione e da qui i 409 esuberi) così come la portata di investimenti previsti, approvati ed in essere sul plant polacco».

«Indiscutibilmente – ancora il Coordinamento Unitario –  la sospensione del piano annunciata dall’azienda il 29 giugno è stato un passaggio fondamentale, ottenuto grazie ad una capacità di mobilitazione poderosa ed oggi si sta discutendo anche sulle proposte industriali, avanzate dal Coordinamento sindacale, di far diventare il territorio di Fabriano il reale centro di produzione di tutto l’alto di gamma, attraverso soprattutto operazioni di reshoring e sullo sviluppo futuro di quelle tipologie».

«Bisogna perseguire la concretezza richiamata dal vice ministro Todde, che vogliamo raccogliere e rilanciare, chiedendo con forza l’azienda, come già fatto alla fine dell’incontro del 19 ottobre, di tornare al tavolo ministeriale, con del lavoro certo, aggiuntivo e qualificato per le fabbriche italiane, che dia credibilità e sostenibilità in prospettiva ad un progetto industriale da condividere e con un piano di investimenti che ne renda attuabile la costruzione e che restituisca la centralità al territorio di Fabriano nelle strategie della multinazionale – concludono – territorio e persone a cui Elica deve la sua fortuna ed il suo ruolo di leader mondiale nel mercato di riferimento».

(Redazione)

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