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CUPRA & SAGRA DELL’UVA ARCHIVIATA UN’EDIZIONE DI SUCCESSO MA NON DA RECORD

cupra4fCUPRA MONTANA, 6 ottobre 2014 – Non si è trattata di un’edizione-record, come ormai da molti anni ci aveva abituato la Sagra dell’Uva. Ma è stata pur sempre un’edizione di successo. I numeri della Sagra dell’Uva forniti dall’Amministrazione comunale sono questi: 21 mila presenze nella “tre giorni”. Per essere precisi: 4212 ingressi il venerdì (3 ottobre), 9637 il sabato (4 ottobre) e 3741 la domenica (5 ottobre). Sommando i dati a quelli dei residenti (3646) ecco che viene fuori un bel risultato, tale da soddisfare anche i palati più esigenti. Certo, come dicevamo, la kermesse cuprense ha avuto performance migliori, ma resta il fatto che il cliché va bene, anche se non nel suo complesso.
Rispetto alla passata edizione, termini di paragone se ne possono fare soltanto con il venerdì in quanto l’anno scorso nelle giornate del sabato e della domenica di pioggia ne scese a catinelle mandando all’aria i programmi e riducendo drasticamente le presenze.
Ecco allora che la 77esima edizione era attesa come uno spartiacque, un ritorno alla bella stagione. Ma la partenza non è risultata delle migliori. Il venerdì di un anno fa a fare la fila davanti alle porte d’ingresso c’erano state circa 7 mila persone (dato ufficiale) contro i 4200 di venerdì scorso; insomma, a colpo d’occhio si è capito che non c’era il pienone registrato nelle passate edizioni, quando per la serata si andava ad intercettare artisti “tarati” proprio sui loro gusti. E quindi il “tutto esaurito” era ovviamente garantito anche se i “puristi” della Sagra dell’Uva hanno sempre storto la bocca sul fatto che l’appuntamento cuprense avesse preso questa “piega” accantonando quel particolare del folclore e della tradizione.
Stavolta la partenza è risultata con il freno a mano tirato. Il commento della brusca frenata però non è stato unanime. E c’era da aspettarselo perché ammettere che il target musicale non era focalizzato sulle attese giovanili, sarebbe stato un autogol; perciò c’è chi ha puntato il dito sulla scelta degli artisti e chi invece si è rifugiato dietro la crisi economica, cioè sono sempre meno i soldi da spendere per il divertimento.
Di certo si è trattato di un passo falso ma nulla più, tant’è che il giorno seguente o meglio la serata seguente, il sorriso e il buonumore erano di nuovo stampati sui volti degli organizzatori. D’altra parte circa 10mila ingressi la dicevano lunga sullo stato di salute della festa; stesso discorso per la domenica quando in piazza c’erano tra presenze esterne e residenti circa 7mila persone.
Quindi è una Sagra che si può archiviare con soddisfazioni. Ma non per questo deve rimanere indenne alle proposte. Tra queste il ritrovare un giusto spazio agli eventi dedicati al Verdicchio e alla tradizione. D’accordo, sono cambiati i gusti ma ciò non deve impedire che Cupra Montana venga meno al suo appellativo di “capitale del Verdicchio”. E non è certo un incontro promosso la domenica mattina o una verticale a dare lustro al maggior prodotto locale. Oggi le aziende del territorio hanno avuto un ricambio generazionale e la maggior parte riconoscenti importanti. Quindi un’Amministrazione comunale deve ascoltare gli imprenditori e tradurre con iniziative mirate sul territorio, in particolare nelle manifestazioni di grande richiamo. Questo vuol dire fare squadra. E soprattutto rete.
(Redazione)

[si ringrazia per le foto: Giuseppe Taruchi, Marika Bonci, Roberto Torelli, Vincenzo Mollaretti]

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