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Cronaca

FABRIANO ACCORDO SENTENZA PENZI, BILANCIO IN CONSIGLIO: ADESSO C’È IL VIA LIBERA

FABRIANO, 3 giugno 2016 – Domenica l’approvazione del bilancio di previsione del comune di Fabriano. Questa volta, l’Amministrazione comunale ha ottenuto il parere favorevole anche dalla dirigente del settore Finanziario del comune, Immacolata De Simone. Nella prima stesura del bilancio, infatti, la dirigente aveva dato parere non favorevole. Questo perché non era contemplata la sentenza Penzi. A seguito dell’accordo sottoscritto fra le parti, invece, tutto sembra essere risolto. Accordo che prevede il pagamento di tre annualità, a partire da quest’anno, di 622mila euro ciascuno. La rata del 2016 sarà coperta attraverso l’impiego dell’Avanzo di Amministrazione, nella sua parte non vincolata, pari a 390mila euro e, per la restante parte, con risparmi derivati dalle precedenti manovre economiche comunali. Per il 2017 ed il 2018, invece, si vedrà come evolveranno i conti ed i relativi tagli che si renderanno, comunque, necessari. Altra particolarità del bilancio di previsione che la maggioranza comunale si appresta a votare domenica, che di fatto ha contribuito a far quadrare i conti ed a far mantenere il welfare sociale, è il contributo erogato dalla Fondazione Carifac, presieduta da Marco Ottaviani, dal valore di 200mila euro. Un contributo che sarà utilizzato, come da accordi fra le parti, per finanziare quei servizi co-finanziati dalla Regione. Al momento, non sono stati presentati emendamenti da parte dei vari gruppi di opposizione. Certamente, il bilancio di previsione sarà votato a maggioranza. Non si prevedono tempi lunghi. Anche perché c’è da soddisfare la richiesta del Prefetto di Ancona che ha intimato all’Esecutivo fabrianese di provvedere all’approvazione del bilancio di previsione entro il 7 giugno. Visto che il comune non ha rispettato la data del 30 aprile per farlo. Una dilatazione dei tempi dovuta essenzialmente al fatto che non si era ancora giunti ad un accordo con Penzi per una transazione del maxi risarcimento. Resta, comunque, il ricorso in Cassazione avanzato dal Comune contro lo stesso risarcimento.

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