Falconara A Case Unrra una piazza intitolata ai caduti di Nassiriya

Falconara – La mozione approvata in Consiglio comunale diventa esecutiva e la piazza che sorge all’estremità di via dell’Aeroporto, nella zona di Case Unrra, a poca distanza dall’ex scuola elementare Marconi, sarà dedicata ai Caduti di Nassiriya.

«E’ un tributo a tutti gli italiani impegnati all’estero per lo Stato – dice la presidente del consiglio comunale Vincenza De Luca (foto in primo piano) – e in particolare a chi ha pagato con la vita il suo impegno per difendere i valori della Patria».

Il documento che accompagna la delibera ricorda che il 15 luglio 2003, a seguito della risoluzione dell’Onu n. 1483, nell’Iraq colpito dalla seconda Guerra del Golfo, iniziò la missione italiana denominata Antica Babilonia.

Un’operazione militare di mantenimento e salvaguardia della pace, eseguita dalle nostre Forze Armate dislocate nel sud del Paese con base principale a Nassiriya. Il 12 novembre 2003 un camion cisterna pieno di esplosivo, condotto da un autista suicida, scoppiò davanti alla base italiana di Nassiriya, provocando l’esplosione del deposito munizioni e la morte di 28 persone di cui 19 italiani.

Tra le vittime italiane 12 Carabinieri, Andrea Filippa, Massimiliano Bruno, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Enzo Fregosi, Daniele Ghione, Horacio Majorana, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi e Alfonso Trincone, cinque militari dell’Esercito, Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Alessandro Carrisi, Emanuele Ferrero e Pietro Petrucci e due civili, Stefano Rolla e Marco Beci. Nell’attentato persero la vita anche 9 iracheni.

«Grazie alla proposta del consigliere Ivano Astolfi e al voto compatto di tutta la maggioranza – afferma la presidente del Consiglio comunale – l’assise ha deciso di rendere onore ai rappresentanti del nostro Paese caduti nell’adempimento del loro dovere. Il tributo ai Caduti di Nassiriya celebra il sacrificio dei nostri Carabinieri, militari e civili ed è un riconoscimento a tutti i connazionali impegnati anche oggi a rappresentare lo Stato italiano all’estero, in missioni di pace e umanitarie».