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Cronaca

Jesi Asp9, previsione 2024 in crescita: servizi per 31 milioni

Il bilancio preventivo sale di 3 milioni e 400mila euro rispetto al 2023, nuovi alloggi per anziani e senza fissa dimora, ma anche assistenza post-ospedaliera e la grande novità del Pronto Soccorso Sociale grazie soprattutto ai fondi Pnrr

Jesi – Condizionato da fattori congiunturali come il continuo calo demografico dei Comuni associati e la guerra russo-ucraina, poteva essere un bilancio di previsione in forte ridimensionamento.

Invece non è così, la Asp Ambito9 di Jesi, che riunisce ben 21 Comuni del circondario, conferma la totalità dei servizi erogati quest’anno e ne amplia il raggio d’azione, rilanciando anche con una serie di nuove iniziative, proponendo anche una sperimentazione inedita a livello nazionale.

Villa Borgognoni, sede dell’Asp 9

Tutti i numeri e i programmi dell’Azienda Servizi alla Persona Ambito 9, che si occupa della gestione di funzioni socio-assistenziali, socio-sanitarie e, più in generale, della gestione dei servizi alla persona a prevalente carattere sociale, sono stati presentati ieri mattina a Villa Borgognoni. 

Erano presenti la presidente Gianfranca Schiavoni, il direttore Franco Pesaresi, il presidente dell’Assemblea dei soci Sandro Barcaglioni e consigliere Tonino Cingolani.

Tonino Cingolani del CdA Asp 9

Spese e beneficiari

La spesa prevista per l’anno che sta per iniziare è di 31.882.202 euro, con il 36% (11 milioni e mezzo circa) dedicato a far fronte a servizi legati all’accoglienza degli immigrati, il 23% (7 milioni e mezzo) al sostegno a persone con disabilità di vario genere e il 17% (5 milioni e 400mila) alle residenze protette per anziani gestite a Jesi, Cingoli e Staffolo.

Seguono gli oltre due milioni per il sostegno a persone in condizioni di indigenza (6,5%) e un 5% a capitolo per anziani e problemi legati ai minori (oltre 1 milione e 600mila ciascuno).

I beneficiari dei servizi dell’Azienda, operativa dal 2012, sono in costante aumento dal 2015, quando erano 4.131, per arrivare ai 6.972 del 2022, senza tenere conto dell’anomalia dell’anno pandemico 2020 in cui si erano toccati i 7.371 fruitori.

Come ha spiegato la presidente Schiavoni, la popolazione dei 21 Comuni associati è passata da 109.000 del 2013 agli attuali 103.000, con previsione di andare sotto i centomila nel 2033, gli stranieri sono in calo, la popolazione da 0 a 2 anni dal 2012 ha perso 1.190 unità.

«Eppure il bilancio cresce – osserva la presidente – in maniera significativa, basti pensare che rispetto all’anno scorso il bilancio preventivo 2024 cresce di 3 milioni e 400mila euro».

Incremento di spesa che arriva addirittura a più 8 milioni rispetto al 2021.

Entrate

L’aumento di spesa, però, non è dovuto a un maggiore gettito a carico dei Comuni soci, i quali nel 2024 sborseranno la stessa cifra dell’anno prima (6.760.000, il 25% del fabbisogno), bensì della capacità dell’Ente di intercettare altre risorse, come i finanziamenti ministeriali e i fondi del Pnrr e dell’UE, che copriranno il 45% della previsione (oltre 14 milioni).

Un restante 14% (4 milioni e 600mila) è a carico della Regione Marche, mentre 3.324.000 (10,5%) sono frutto delle rette delle case di riposo e di altri contributi onerosi degli utenti.

«Per i Comuni – ha confermato Tonino Cingolani, che oltre ad essere nel CdA dell’Azienda è anche vice sindaco di Monsano – avere un’azienda come la Asp, che eroga servizi di qualità e per i quali gli Enti locali non hanno strutture e competenze, è fondamentale. Servizi che sono anche offerti in modo omogeneo tra gli associati, senza fare distinzioni».

Personale

Il personale impiegato per garantire la grande gamma di servizi alla persona di Asp è di ben 780 unità, ma di queste solo 71 è dipendente diretto dell’Azienda (52 a tempo indeterminato, il resto con contratto a tempo). Le restanti 709 unità lavorano con ditte e cooperative collegate all’Asp.

La fetta più rilevante del personale è costituita da educatori (286) e Oss/AdB/Ota, che sono ben 186, mentre 17 sono gli infermieri professionali. Seguono 31 addetti alle pulizie, 26 psicologi, 24 mediatori culturali e 18 assistenti sociali. Cinquantasei invece gli amministrativi.

Obiettivi 2024

L’introduzione della parte dedicata agli obiettivi che Asp Ambito 9 intende perseguire nell’anno alle porte è stata spiegata dal direttore.

«Il 2024 è l’anno in cui entreranno nel vivo i sei programmi legati a fondi Pnrr “missione ed inclusione”».

Tra questi, Franco Pesaresi ha segnalato uno dei più interessanti, ovvero quello dell’autonomia degli anziani, che consiste nella creazione di alloggi protetti «piccole residenze in cui un anziano possa continuare ad abitare da solo, venendo assistito in quella che è casa sua».

Due le residenze individuate a Castelbellino e Maiolati Spontini, di 4 e 6 alloggi.

Franco Pesaresi e Gianfranca Schiavoni direttore e presidente di Asp9

Sarà poi rafforzato il servizio, già partito, della dimissione anticipata dall’ospedale, che permette alle persone che ne hanno bisognano (specie anziani) di continuare ad avere dopo le dimissioni la stessa assistenza che avrebbero avuto nei nosocomi dove erano ricoverati.

Funziona e sarà quindi rinforzato il percorso dei “tirocini di inclusione”, grazie ai quali molte persone fragili (1 su 5, media molto superiore a quella nazionale) ha trovato un lavoro stabile, riuscendo a migliorare moltissimo la propria vita.

La parte forse più di valore, se non altro per la novità, è quella dedicata ai senza fissa dimora che dimostrino la volontà di tornare – «cosa tutt’altro che scontata», ha fatto notare Pesaresi – ad avere un tetto sopra la testa.

Grazie alle risorse del Pnrr, sarà data la possibilità a persone che vivono in strada di avere un piccolo alloggio, dopo un’attenta valutazione. Il tutto senza mettere 3 o 4 persone insieme, esperienza che ha dimostrato di non funzionare e di generare conflitti.

Pronto Soccorso Sociale

Sicuramente la più grande sfida del 2024 per Asp Ambito 9 sarà quella di questo servizio, per altro già avviato. Si tratta di una novità assoluta per un’area non metropolitana (ne esistono ma solo in città molto grandi), per la quale la Asp9 erogherà il servizio per tutta la provincia di Ancona. In sostanza funzionerà come un 118 sociale, negli orari in cui la Asp non è aperta (la sera, di notte, nei fine settimana e festivi).

«Per fare un esempio – ha spiegato Franco Pesaresi -, se una famiglia durante la notte rimane senza casa per via di un incendio, il Pronto Soccorso Sanitario si attiva immediatamente per trovare un alloggio temporaneo. Oppure un senza dimora rimane in pieno inverno senza un posto letto caldo a Jesi, gli diamo l’aiuto a trovarne uno in un’altra città vicina».

Il sindaco di San Paolo di Jesi, Sandro Barcaglioni

«Un servizio di enorme valore e di grande civiltà – ha confermato Sandro Barcaglioni, sindaco di San Paolo di Jesi – perchè spesso quando capita qualcosa a persone in difficoltà, i primi ad essere interessati sono i Sindaci, i quali non hanno mezzi e risorse per intervenire. A me è anche successo di dover ospitare una persona a casa».

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