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Jesi “Così fan tutte”, l’opera lirica e l’arte di Milo Manara – Video

La presentazione del dramma giocoso in due atti di Mozart che inaugura il cartellone della 56ma Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi, stasera ore 20.30 

Jesi – Presentata in conferenza stampa, ieri, l’opera lirica  “Così fan tutte”, dramma giocoso in due atti con musica di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte, che inaugura il cartellone della 56ma Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi, venerdì 20 ottobre ore 20.30 e domenica 22 ottobre ore 16. Giovedì scorso era andata in scena l’anteprima givani

Numerossime le maestranze a lavoro per la realizzazione dell’opera, un laboratorio scenografico per una sapiente regia, un reparto sartoria e, in primis la musica  di Mozart, tutti  elementi che vanno a comporre un lavoro di grande spessore. 

milo manara
Milo Manara (foto Binci)

Come ha sottolineato l’assessore alla cultura Luca Brecciaroli «la cultura è un elemento importante per città e territorio e quando è di alto livello questa operazione mette insieme tanti linguaggi artistici e sottolineo l’importanza del lavoro di squadra che da sempre ho trovato nella Fondazione Pergolesi Spontini e come Amministrazione comunale ci auguriamo che l’importanza di questo momento venga apprezzata perchè l’arte è ricchezza».

 

«Questa è un’opera dal forte valore di innovazione e contemporanietà – ha dichiato Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione, presentando l’ opera –, e sono felice che la scelta sia ricaduta su “Cosi fan tutte” perchè i temi trattati sono di gran lunga attuali, per questo ringrazio Cristian Carrara per lo sguardo di lunga visione. Questa è una sfida che abbiamo già vinto anche grazie alla sapiente mano del maestro Milo Manara che ha curato i costumi  e i disegni scenici ma una sfida di questo livello – ha sottolineato – può essre affrontata solo da una rete di teatri che hanno creduto nel valore aggiunto che in questo modo si apporta all’arte».

Della contemporanieta di Cosi fan tutte ha parlato Cristian Carrara, direttore artistico.

«Abbiamo deciso di partire con questo titolo perché quest’opera è più che contemporanea, mette in scena amori, inganni, gioco, fedeltà, tradimento, delusione. E’ l’opera meno buffa di Mozart perchè il compositore si prende cura dei personaggi, a tratti con delicatezza, in fondo è un’ opera che tratta di amore. Manara ha disegnato tantissimo e in maniera molto profonda e approfondita, accanto a lui  il direttore Aldo Sisillo, persona innovativa, ha potuto contare su di un cast di alto livello creando un’alchimia tra i cantanti, che sono tutti protagonisti».

«Quando il regista mi ha lasciato carta bianca mi ha gettato nel panico – ha raccontato Milo Manara, il maestro del fumetto d’autore -, non sapevo cosa disegnare e mi sono dato un tema come guida, Le Metamorfosi di Ovidio, una struttura composta da simmetria non speculare, dal tema del travestimento e dell’inganno di cui Giove è gran maestro, si tramuta in nuvola, donna, pioggia, aquila e toro per sfuggire al controllo di Giunone che  guarda dall’alto con aria predatoria, il resto l’ha fatto il regista perché mi ha aiutato nel compito, con la geniale idea delle quinte mobili  che  creano più  ambienti e che mi hanno ricordato l’infanzia, quando giocavo con un teatrino di legno che aveva le quinte fisse e che io sognavo di poter muovere. Tutto questo ha dato un senso meno statico al mio lavoro, mi ha fatto sentire a mio agio in questa che io chiamo scatola colorata».

Il regista Stefano Vizioli ha sottolineato come «Così fan tutte. La scuola degli amanti, titolo originale, sia un’opera estremamente difficile per il contrasto tra la letteratura di Da Ponte e la partitura che deve mantenersi in equilibrio per non sconfessare  il testo. In fondo – ha aggiunto – non dimentichiamo che tutto accade per una scommessa di 100 zecchini, non meraviglia, quindi, un finale con assenza di risposte dove nessuno ama più nessuno  e tutti sono zattere alla deriva, un mondo di persone sconfitte, sei personaggi in cerca d’amore» 

Aldo Sisillo dirige la Form, Orchestra Filarmonica Marchigiana, la regia è di Stefano Vizioli, scene e costumi di Milo Manara, le luci di Nevio Cavina, coordinamento di Benito Leonori (scene) e Roberta Fratini (costumi). Coro Ventidio Basso di Ascoli Piceno diretto da Giovanni Farina.

Nella compagnia di canto, Fiordiligi è Ekaterina Bakanova, Dorabella è Lilly Jørstad, Guglielmo è Jiri Rajnis, Ferrando è Antonio Mandrillo, Despina è Francesca Cucuzza, Don Alfonso è Emanuele Cordaro. Maestro al cembalo è Carlo Morganti, assistente alla direzione d’orchestra è Gianluca Piombo, assistente alla regia Pierluigi Vanelli.

Giovanni Filosa ha incontrato Milo Manara, segui la video intervista

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