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Cronaca

JESI IL BLOCCO DELL’ASCENSORE DI VIA CASTELFIDARDO INNESCA LO SCONTRO TRA PD E SINDACO

Uscita obbligatoria in via Mazzini per chi utilizzava oggi (28 novembre) l'ascensore della Saffa

Uscita obbligatoria in via Mazzini per chi utilizzava oggi (28 novembre) l’ascensore di via Castelfidardo

Massimo Bacci taglia il nastro alla recente inaugurazione dell'ascensore di via Castelfidardo

Massimo Bacci taglia il nastro alla recente inaugurazione dell’ascensore di via Castelfidardo

JESI, 28 novembre 2015 – «Mi fa piacere che il Pd, tramite i suoi consiglieri, finalmente intervenga in merito alle opere pubbliche, perché questa azione di controllo non può che essere da stimolo, per noi, a fare sempre meglio».

Così il sindaco Massimo Bacci, in aula, in sede di Consiglio comunale, venerdì 27 scorso, durante le interrogazioni che, tra l’altro, hanno visto anche ritornare i problemi connessi con i lavori relativi a via Garibaldi e al nuovo impianto di risalita di via Castelfidardo (questo, per altro, chiuso oggi, verso il teatro, per problemi tecnici, come si può leggere in altra parte).

E dopo le schermaglie assembleari arriva, puntuale stavolta, il comunicato di Andrea Binci, segretario del Circolo 3 Pd.

«Il Sindacoafferma Binci – non risponde a niente, contraddice se stesso quando individua la causa delle perdite dei liquidi nella galleria dell’ascensore di via Castelfidardo: qualche giorno fa la causa non era certamente dovuta a tubature difettose ma da ieri (venerdì, ndr) “potrebbero derivare da un problema al sistema di scarico del teatro Pergolesi”».

Il Sindaco viene perciò invitato a decidersi  «su quali scuse accampare».

Andrea Binci è il segretario del terzo circolo del Pd

Andrea Binci è il segretario del terzo circolo del Pd

Nonostante le promesse, anzi i giuramenti dell’assessore competente, i lavori in via Garibaldi slitteranno oltre la fine del mese. Il che, visto come erano messe le cose laggiù, era alquanto prevedibile. Ma Binci affonda il coltello nella piaga quando scrive che la data del 27 novembre come «termine ultimo e inderogabile» era stata indicata «da Bacci stesso».

A questo punto «la Regione Marche concede un’ulteriore deroga (la seconda) per la concessione dei finanziamenti relativi a questo cantiere interminabile».

Il Sindaco aveva anche accusato il Pd sulla questione del fondo sociale regionale, suggerendogli di chiedere scusa, tramite manifesto, a tutti i cittadini, in quanto i finanziamenti, pur arrivati col fiatone, erano comunque evaporati di un terzo.

«Ora quindi – afferma ancora Binci – oltre a chiedere scusa per le accuse sul fondo sociale, Bacci dovrebbe dire grazie alla giunta Ceriscioli. Altro che lamentarsi del Pd che, a differenza di JesiAmo, pare agisca in base al buon senso, per il bene della città di Jesi».

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