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Cronaca

Jesi Minonna, aperto il Dispensario farmaceutico

In vista dei lavori di demolizione e ricostruzione di Ponte San Carlo, «ora serve un nuovo incontro con l’Amministrazione», dicono dal Comitato di quartiere

Jesi – Da ieri è operativo il nuovo Dispensario farmaceutico nel quartiere di Minonna, voluto dall’Amministrazione comunale per rispondere alle criticità evidenziate dai residenti sull’esigenza di avere a disposizione nel quartiere i prodotti di prima necessità, anche quelli farmaceutici, in vista della chiusura del Ponte San Carlo, per l’operazione di demolizione e ricostruzione, che è prevista per agosto.

IlDispensario, adiacente agli esercizi commerciali presenti nel quartiere, è un distaccamento della Farmacia Grammercato e prevede principalmente la somministrazione di medicinali, all’interno anche alcuni prodotti di prima necessità per la cura della persona.

L’ingresso del Dispensario Farmaceutico

Per ora l’apertura è prevista per tre mattine a settimana, il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 13, ma dovrebbe essere ampliata a tutte le mattine e qualche pomeriggio con l’effettiva chiusura del ponte. Mercoledì prossimo, 10 maggio, è prevista l’inaugurazione in presenza dell’Amministrazione comunale e del titolare della Farmacia Grammercato.

«I residenti delle fasce di età più elevate – ha spiegato Bruno Albanesi, referente del Comitato di quartiere – sono preoccupati soprattutto per la tutela della loro sicurezza rispetto alla salute e più volte hanno segnalato la necessità di avere a disposizione un dispensario di farmaci nel quartiere. La preoccupazione riguarda anche i tempi di percorrenza dei mezzi di soccorso se si dovesse verificare un’emergenza».

«Per i trasporti invece chiedono che sia garantito un servizio di bus navetta per raggiungere il centro città, ma non hanno le esigenze di spostamento impellenti come quelle delle giovani famiglie. Per la fascia di età più giovane, infatti, la preoccupazione principale è la viabilità, la paura di dover affrontare code interminabili e che i lavori si protraggano più del previsto», ha specificato Albanesi.

Ponte San Carlo

Le famiglie che lavorano e spesso devono anche accompagnare i figli alle attività pomeridiane, infatti, compiono una media di 6 – 8 viaggi al giorno. I trasporti scolastici saranno garanti dal Comune con gli scuolabus ma per gli altri viaggi dovranno provvedere a raggiungere la città con i percorsi alternativi. La realizzazione del guado per attraversare il fiume sembra ai residenti un’ipotesi non percorribile.

«Abbiamo capito che la possibilità di realizzare una passerella per guadare il fiume si scontra con la fattibilità dell’intervento, sarebbe troppo pericoloso e costoso. Quello che chiediamo è un nuovo incontro con l’Amministrazione, ce lo avevano promesso a fine 2022, di rivederci a fine gennaio, ma ancora non abbiamo avuto notizie».

«La nostra comunità è pronta a collaborare, vorremmo attivare un piano di proposte e soluzioni prima che avvenga la chiusura, così che i residenti siano più sereni nell’affrontare questo evento che senza dubbio cambierà per un paio di anni le nostre abitudini».

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