Jesi Progetto ex Cascamificio, molta confusione e poca chiarezza

Jesi – Il progetto iniziale vedeva la Fondazione Pergolesi Spontini acquisire l’immobile ex Cascamificio per portare lì la propria attività di realizzazione scene e laboratori sostituendo il canone di affitto che paga attualmente per i locali dove svolge l’attività con una rata di mutuo. Gli appartamenti sarebbero stati utilizzati in gran parte sempre dalla Fondazione.

Nel nuovo progetto la Fondazione, oltre l’affitto, viene oberata anche del pagamento delle rate di mutuo per dei locali che non potrà utilizzare e per degli appartamenti che utilizzeranno i privati: da qui il carattere di immobiliare, attività non tipica della Fondazione Pergolesi Spontini.

Se per l’Amministrazione comunale non è chiaro questo passaggio è difficile addirittura confrontarsi sul tema, con la preoccupazione che la pratica sia stata votata in Consiglio comunale da Pd, Jesi in Comune e gli altri gruppi di maggioranza senza che fossero esaminati tali aspetti.

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Il primo progetto voleva dare, sfruttando le risorse del Pnrr, una opportunità di ulteriore sviluppo alla Fondazione Pergolesi Spontini e quindi alla città di Jesi facendo emergere una propria eccellenza, nell’attuale progetto tutto viene affossato e ridotto a semplice attività immobiliare non definendo nemmeno la questione dell’utilizzo degli spazi del Cascamificio.

Si evidenzia sempre di più il ruolo secondario e subordinato del Pd nei confronti di Jesi in Comune che dirige autoritariamente tutte le operazioni nelle Commissioni consiliari e nei lavori di Consiglio comunale, mentre lascia al Pd il ruolo di rilasciare confusionarie dichiarazioni sulla stampa con relative figuracce.

Riproponiamo l’intervento di Massimo Bacci sulla questione che ha messo in evidenza molte criticità, anche all’interno della Fondazione, sulla scelta dell’Amministrazione comunale di cambiare drasticamente il progetto di recupero dell’ex Cascamificio.

Jesiamo