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JESI Spostamento fontana, il Pd: «Schierati contro l’arroganza»

Crediamo che non sia neanche accettabile concettualmente che un lontano cittadino benestante possa decidere per tutti perché ha disponibilità economica

JESI, 13 marzo 2021 – Il segretario del maggior partito della città vuole tutelare e rivendicare il diritto della città ad esprimersi.
E nel caso di specie lo fa convintamente perché crede che l’identità di Jesi debba aderire a quella dei suoi cittadini, al netto dei privati desideri e nostalgie del passato.
L’Amministrazione comunale ha ritenuto che poteva fare a meno di conoscere la volontà dei cittadini jesini e affidarsi al volere di pochi Consiglieri comunali, noi crediamo che la scelta avrebbe dovuto essere diversa.

Stefano Bornigia
Il segretario dem, Stefano Bornigia

Il Partito Democratico ha infatti deciso di supportare la protesta assolutamente autentica e spontanea che è sorta in città. Nulla di strano, né di antidemocratico. Si tratta semmai di ciò che è tipico della funzione della politica ma visto quanto sta accadendo, non ci aspettiamo di essere compresi da una maggioranza che oramai parla solo a sé stessa. Accusare, in ultimo, il comitato promotore del referendum di un atteggiamento antidemocratico, segna poi la degna ed incommentabile chiosa finale di un percorso tutto sbagliato, prodotto dall’attuale Amministrazione comunale. Fin dall’inizio di questa vicenda è stato chiaro che la decisione era già presa.

Tutto il percorso è stato fatto per arrivare a spostare la fontana senza nessun intralcio. Tanto meno senza che nessuna forma di consultazione potesse essere a disposizione dei cittadini jesini.

Il cantiere in Piazza Federico II

Il tutto accompagnato da un continuo arrampicarsi sugli specchi e con la formulazione di motivazioni, anzi giustificazioni, inconsistenti. Crediamo che non sia neanche accettabile concettualmente che un lontano cittadino benestante possa decidere per tutti, perché ha disponibilità economica, di sconvolgere l’aspetto di una città.

Uno spostamento che riteniamo un tremendo errore di merito anche in ragione dell’alternativa di beneficenza, offerta dallo stesso testatore. Ma al di là di ciò siamo convinti che esista una ferita inferta alla città, nel metodo. È contro il mancato ascolto e contro l’arroganza che l’attuale maggioranza riserva al sano dissenso democratico, che molti cittadini di Jesi stanno manifestando, che il Pd si schiera.

Per il Partito Democratico di Jesi
Stefano Bornigia

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